Chiusa la pratica Paganese, per mister Filippi ed il suo staff comincia la settimana che porterà la squadra rosanero all’impegnativa trasferta in Basilicata di domenica prossima. “Guarderò Avellino-Picerno, dobbiamo studiare i nostri prossimi avversari che hanno cambiato anche allenatore”, ha sottolineato ieri in conferenza stampa il tecnico.
PAREGGIO IN 10 CONTRO 11
Il Picerno ha portato a casa un punto nell’ultima giornata di campionato, nonostante la difficile sfida contro una delle compagini più attrezzate del girone, come l’Avellino. A firmare il vantaggio al Partenio Lombardi è stato De Cristofaro per gli ospiti, che ha ottenuto il massimo da un retropassaggio errato di Tito. Tante occasioni mal sfruttate, invece, dagli uomini di Piero Braglia, che hanno colpito tre traverse con Maniero, autore del gol del pareggio su rigore, e Kanoute. Sul finale della gara però proprio il centrocampista rossoblu ha colpito il palo con un tiro insidioso che poteva regalare i tre punti alla squadra di Leonardo Colucci.
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Il tecnico, subentrato in questa settimana all’uscente Antonio Palo, non ha cambiato più di tanto la sua formazione. Si è passati dal modulo ad albero di natale, il 4-3-2-1, al più classico 4-4-2. Contro il Palermo, inoltre, i rossoblu dovranno fare a meno di D’Angelo, l’ala sinistra salterà la sfida a causa della doppia ammonizione ricevuta.
“Ho trovato una squadra dispiaciuta dopo due sconfitte e l’esonero dell’allenatore. Ho cercato di lavorare sotto l’aspetto psicologico. Siamo stati per 35 minuti in dieci, ma ho visto grande voglia di portare a casa il risultato. Volevo una prova importante”, ha spiegato al termine del match Colucci.
MELANDRINI DA NON SOTTOVALUTARE
Il Picerno vanta in rosa giocatori esperti, soprattutto in avanti come Reginaldo e Gerardi, ed è abituato a grandi prestazioni contro avversarie di livello. Nel corso di questa stagione ha sconfitto la Turris e la Juve Stabia, pareggiato con il Catanzaro e perso soltanto per 1-0 contro la capolista Bari.
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