Il Palermo vince dopo due mesi al Barbera con un gol di Valente. Che fatica per battere il Foggia

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Il Palermo ritrova la voglia e la vittoria. I rosanero espugnano il Barbera battendo il Foggia con un gol di Valente a dieci minuti dalla fine. Il secondo successo di questo 2021 in casa porta la squadra di Filippi all’ottavo posto, due punti sopra il Teramo e appena uno dallo stesso Foggia. Tre punti importantissimi, dunque, in chiave play off perché il settimo posto consentirebbe di giocare in casa il primo turno degli spareggi promozione, con due risultati su tre a disposizione per avanzare alla fase successiva.

E’ una vittoria che non cancella i difetti di questa squadra, panchina compresa, che ha faticato tantissimo contro un Foggia ben messo in campo, ma che soprattutto nel secondo tempo ha pagato il conto di tre settimane di stop per il covid che ha falcidiato i pugliesi. Nel prima prima frazione erano stati proprio i rossoneri a creare le occasioni più pericolose, trovando un Pelagotti in gran forma su due conclusioni, di Vitale da pochi metri, con un rasoterra sul primo palo, e con Curcio, su punizione che il portiere rosanero devia in corner, sulla sua destra.

PRIMO TEMPO POCO CONVINCENTE

Il Palermo ha mostrato davvero pochissimo, nei primi 45 minuti di gioco. Filippi ha riproposto Marong in difesa, ma soprattutto Rauti ancora una volta centravanti, al posto di Saraniti, “perdonato” fino a un certo punto dal tecnico che lo ha lasciato in panchina. L’esperimento è fallito di nuovo, come contro la Vibonese, tre giorni fa. Il giovane di scuola Torino è sembrato come un osso lanciato in un canile, in mezzo ai difensori foggiani, fisicamente più strutturati di lui; ha dovuto cercarsi palloni da giocare fuori dai sedici metri, lasciando sguarnita l’area in occasione dei radi cross dalle fasce.

Errare è umano, ma Filippi ha dimenticato che perseverare è diabolico e ne ha fatto le spese il Palermo che, praticamente, non si è mai reso pericoloso per Fumagalli, portiere degli ospiti. I rosa sono sembrati un gruppo di attori che recitavano a soggetto, senza un copione: sono andati avanti a fiammate, soprattutto con Floriano, che con un tiro nel primo minuto aveva illuso tutti, con iniziative dei singoli, senza un’ombra di gioco corale, per di più a ritmi blandi e con banali errori di impostazione, persino nei più facili dei passaggi. Diversa la trama, nel secondo tempo.

NELLA RIPRESA PALERMO IN CRESCITA

Il Palermo è cresciuto piano piano, via via che il Foggia avvertiva la stanchezza. I rosa hanno provato a prendere d’infilata gli avversari, sfruttando la velocità di Floriano e, soprattutto, di Valente; il gioco del Palermo è cresciuto di intensità e sono aumentate le occasioni. Kanoute, prima è arrivato in ritardo su un cross di Valente, quindi De Rose ha immpegnato Fumagalli con un rasoterra angolato; poi Floriano lanciato in contropiede ha concluso con un tiro respinto da un difensore. Il Palermo può recriminare anche per un fallo su Odjer in area; il centrocampista, subentrato a Luperini, è stato vistosamente agganciato a una caviglia, ma l’arbitro non ha ravvisato alcun fallo.

C’è stato spazio anche per Saraniti, al posto di un Rauti ancora una volta ininfluente e uscito a testa bassa dal campo; l’attaccante palermitano è apparso più attivo rispetto alle ultime prestazioni, ma facendosi notare soltanto per un tentativo di rovesciata appena entrato in campo: ha preso la testa di un difensore, però, invece del pallone. Poi, praticamente nulla.

LA SBLOCCA VALENTE

Per fortuna, nell’ennesimo veloce ribaltamento di fronte sulla destra, Floriano ha visto e pescato Valente solissimo a sinistra; l’ex Carrarese si è sistemato il pallone e ha battuto Fumagalli per l’1-0. Una liberazione. E questa volta, i rosanero non si sono distratti, hanno resistito al forcing finale del Foggia per provare a riprendere il pareggio. Nemmeno cinque minuti di recupero, però, sono serviti per creare grattacapi a Pelagotti. Questa volta, il Palermo è riuscito a tenere il risultato per una vittoria che potrebbe essere importante, se si riuscirà a evitare, almeno nelle ultime partite, l’andamento da montagne russe, nelle prestazioni e quindi nei risultati.

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