Palermo, mezzo passo falso in una partita pazza

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Forse l’aggettivo pazza è quello più idoneo a definire la gara di oggi tra il Palermo e la Viterbese. Al Barbera arriva una squadra penultima in classifica e con il peggiore attacco del campionato e tutto fa pensare ad una passeggiata per i rosa che iniziano la gara colpendo il palo su punizione di Silipo. Dopo questo episodio però non accade nulla per quasi tutta la prima frazione.

Il Palermo trova un ostacolo insormontabile nella difesa bloccata dei laziali e spesso è costretto a cercare sbocchi con cross dalla trequarti campo. C’è però un episodio da rivedere intorno alla mezz’ora quando i rosa reclamano un rigore per un presunto fallo su Rauti che viene stretto nella morsa di due difensori e cade a terra. Si va al riposo con la certezza che la gara si possa decidere solo grazie ad un episodio, magari su un calcio piazzato o un tiro da fuori.

6 RETI NEL SECONDO TEMPO

Nulla di più sbagliato, la ripresa è infatti un susseguirsi di emozioni e di gol. Boscaglia dopo qualche minuto inserisce Lucca e Floriano al posto di Silipo e di Rauti e dopo neanche un minuto il centravanti sigla il suo primo gol stagionale riprendendo la corta respinta di Daga su un suo colpo di testa. Palermo finalmente in vantaggio e probabilmente troppo sicuro di avere archiviato la partita. La Viterbese non ci sta e sulla sua prima sortita in avanti trova il pari con Simonelli che complice una deviazione beffa Pelagotti con un pallonetto.

I rosa si innervosiscono e si sbilanciano in avanti alla ricerca del vantaggio ma subiscono un contropiede micidiale consentendo a Tounkara di portare inaspettatamente sul 2 a 1 i suoi. La partita è adesso decisamente in salita e mancano solo venti minuti al termine. Al settantaseisemo arriva il pari per merito di Saraniti autore di un bel colpo di testa su cross di Valente. Adesso i rosa si convincono di potere trovare la vittoria e la cercano più con la grinta e il cuore che con la lucidità necessaria e ancora una volta si fanno beffare.

I DUE GOL FINALI

Un calcio di punizione ben battuto dagli ospiti trova la testa del centrale Mbende che indirizza la palla ancora una volta alle spalle di Pelagotti. Sembrerebbe notte fonda per i rosa ma al novantesimo è ancora Lucca a rimettere in parità la partita. Il suo colpo di testa è imparabile ed evita al Palermo una sconfitta che sarebbe stata difficile da digerire.

Questa gara non deve però essere dimenticata, come si dice spesso quando il risultato è negativo, ma anzi va analizzata da Boscaglia. Giocare ogni tre giorni non è mai positivo per nessuna squadra e probabilmente il dovere fare uso del turn over ha nociuto oltre il previsto alla manovra e ad alcuni assetti dei vari reparti. Una difesa così perforabile non consente di fare molta strada in campionato e bene farà il tecnico rosanero a trovare presto una formazione titolare.

Una nota a parte merita oggi un ragazzo che forse ha trovato la sua dimensione. Lucca con la sua doppietta è sicuramente stato l’eroe di giornata ma la sua esultanza con un labiale da tanti percepito come un epiteto nei confronti dei pochi presenti in tribuna, lascia trapelare un nervosismo che chi vuole diventare professionista deve sapere attenuare. Le critiche fanno parte del gioco e bisogna imparare rispondere sul campo con le prestazioni per fare cambiare i giudizi.


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