Quelle domeniche “mare e calciomercato”: il Palermo e i sogni dei tifosi

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C’era una volta la domenica dei sogni. Il giorno in cui si andava al mare e ci si premurava di curare tutti i particolari per trascorrerla in serenità. Nel bagagliaio della propria auto si stipavano le sdraio e l’ombrellone e prima di andare in spiaggia era inevitabile una tappa all’edicola. Si compravano i giornali da scambiare con gli amici e i parenti e ci si metteva d’accordo su quali acquistare.

I giornali sportivi erano un susseguirsi di notizie di trattative di calciomercato ed i tifosi cercavano notizie riguardanti la propria squadra. Storie di trattative compiute nelle notti attraverso telefonate o improbabili incontri tra direttori sportivi in varie località balneari. A ben pensarci ci si accorgeva che molte erano davvero impossibili poiché trovavi gli stessi nomi in posti diversi.

VICINI DI SDRAIO

Ma nel calcio dei desideri estivi tutto si poteva e ciò bastava per stimolare le chiacchiere da spiaggia ed alimentare sogni perché il dirigente della propria squadra stava allestendo un organico pieno di campioni e di bidoni descritti come fuoriclasse. Al mare si va ancora ma i giornali quasi non si comprano più. Restano però i sogni da ricercare nei siti web con l’immancabile smartphone tra le dita. Non si parla più con il vicino di sedia a sdraio su chi sarebbe il giocatore ideale da acquistare ma ci si impelaga in interminabili discussioni sui social pensando di essere gli unici depositari di ogni verità.

gazzetta domenica sport

IL PASSATO MAI PASSATO

L’Italia è notoriamente un Paese di allenatori che in estate si trasformano in direttori sportivi e i tifosi del Palermo non fanno eccezione. Questa città ha una incredibile voglia di rinascita sportiva, di tornare lì dove il sogno è terminato. Leggiamo nomi di calciatori ai più sconosciuti ma molto noti a chi sembrerebbe conoscere la serie C. I nostalgici che non mancano mai auspicano addirittura ritorni di vecchi gladiatori del Barbera, Amauri un nome a caso, come se per vincere un campionato bastasse il ricordo di gesta antiche.

Noi siamo certi che il Palermo che verrà sarà costruito ad immagine e somiglianza del credo calcistico del suo allenatore con atleti funzionali a un progetto che come peraltro sottolineato dal presidente Mirri sarà quello di provare a vincere senza illudere i tifosi. Loro però vivono di sogni e in questo periodo dell’anno vivono di speranze e anche di illusioni. Lasciare che Angus, dio celtico dei sogni, si appropri di loro è in fin dei conti un esercizio che al tifoso piace e allora godiamoci queste domeniche di sole e di mare continuando a sperare in altrettante domeniche di vittorie e di gioie che dopo l’estate torneremo a vivere.

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