Da quando per i rosanero l’opzione serie C è diventata una ipotesi concreta, si è aperto il dibattito su chi sarà alla guida il Palermo fra i professionisti nel prossimo campionato. E quindi anche su Pergolizzi, che, obiettivamente, è un allenatore vincente. Nessun palermitano che si è seduto nella panchina rosa ha vinto più di lui: scudetto Primavera e quest’anno protagonista assoluto in serie D. Inoltre, nei suoi quattro anni di campionati giovanili ha collezionato anche due semifinali contro Juve e Inter, una finale di Supercoppa contro il Genoa, e una finale di Coppa Italia contro il Milan.
BASTERÀ IL SUO CURRICULUM?
Saranno sufficienti le credenziali che l’attuale allenatore rosanero può vantare per accreditarlo titolare della panchina anche in serie C? In proposito ci sono precedenti inquietanti, di squadre blasonate come il Parma e il Bari, che dopo avere giocato fra i professionisti le prime partite successive al salto dalla D, hanno licenziato i loro rispettivi allenatori, Apolloni e Cornacchini. Per quanto riguarda Pergolizzi, c’è da dire che non ha trovato pieni consensi già nell’ultimo campionato disputato fra i dilettanti. Occorre ricordare che dopo tante partite il leitmotiv è stato: “È vero, il Palermo vince, ma non gioca bene”. E inoltre la società gli ha rimproverato anche una scarsa capacità di comunicare. Dote, questa, che invece diventerà indispensabile per un Palermo fra arriva fra i professionisti. Per questi motivi, e da qualche altro piccolo segnale si potrebbe dedurre che il ciclo di Pergolizzi nella squadra rosanero possa essere considerato terminato. Viene infatti rinviato un qualsiasi faccia a faccia, e inoltre non si è mai visto al Barbera negli ultimi allenamenti. I ragazzi della squadra lo chiamano spesso per avere notizie, mentre da Sagramola & Co. c’è silenzio.
MERITA, PERCHÉ È UN UOMO SERIO, ED HA SEMPRE ACCETTATO DI TUTTO
Nei giorni scorsi Sagramola ha assicurato che «con Pergolizzi ci incontreremo a bocce ferme». Ha parlato di lui anche Tony Di Piazza, in termini positivi: «Nessuna preclusione, merita solo applausi». Resta il fatto che Pergolizzi è un uomo serio, di grandissima rettitudine morale, che per il bene del Palermo ha sempre accettato di tutto, senza replicare. Ha sempre detto: «Voglio essere giudicato per quello che faccio». Poiché i numeri sono dalla sua parte, la riconferma dovrebbe essere un fatto spontaneo, quasi automatico. Ma dovrebbe essere appoggiato dalla società. Senza averne né appoggio né convinzione, potrebbe fare il breve percorso di Apolloni e Cornacchini. Si può comunque prevedere che se Pergolizzi dovrà uscire di scena, sicuramente, preferirà farlo a testa alta, da vincente.
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