Lnd Sicilia, Lo Presti: “Potremmo chiudere i tornei a ottobre”

Lo Presti propone di concludere la stagione in autunno e ripartire nel 2021 con la nuova stagione calcistica. Inoltre, assicura aiuti economici alle società dilettantistiche

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Nel caos che, causa emergenza coronavirus, ha colpito il calcio italiano, compare oggi una nuova idea, in riferimento alla categoria della serie D. A proporla, questa volta, è il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Sicilia, Santino Lo Presti.

lo presti

RIPRESA DEL CAMPIONATO A SETTEMBRE-OTTOBRE

Il numero uno della sezione siciliana della lega Dilettanti ha avanzato l’ipotesi di ripresa della stagione calcistica. Intervistato dal giornale online magaze.it, Santino Lo Presti ha aperto a una eventuale possibilità di ritorno in campo per concludere questa annata calcistica. Queste le sue parole: “Quando i campionati finiscono sul campo si chiude ogni controversia. La volontà sarebbe quella di finire i campionati, se non ora, allora a settembre. Settembre e ottobre sarebbero i mesi in cui si potrebbe disputare la parte finale di questa stagione. Poi tra novembre e dicembre calciomercato ed iscrizioni, mentre a gennaio 2021 si ripartirebbe con il nuovo campionato“.

POSSIBILITÀ DI PLAYOFF E PLAYOUT

Lo Presti, in merito al prosieguo di questa stagione, avanza anche una seconda ipotesi. La proposta renderebbe il finale di stagione meno pieno di impegni: “Un’altra ipotesi potrebbe anche essere quella che le squadre della parte sinistra della classifica facciano i playoff, mentre quelle di destra facciano i playout: le squadre che dovessero avere ora più di 12 punti di vantaggio o svantaggio, avrebbero già acquisito, rispettivamente, il diritto alla promozione o la condanna alla retrocessione“.

Conclude, mostrando vicinanza alle società della categoria: “Aggiungo che si tratta, ad oggi, solamente di ipotesi, ma non ci faremo trovare impreparati. Siamo accanto alle società. Per il prossimo anno iscrizioni gratuite, spalmando l’iscrizione 2020/21 nei prossimi dieci anni e facendo arrivare i contributi governativi alle società“.

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