Tra gli ex giocatori più amati dai tifosi palermitani sicuramente figura Antonio Nocerino. Il giocatore napoletano rimase nel capoluogo siciliano per 3 anni e in quelle stagioni divenne un titolare inamovibile della squadra rosanero. Nel corso dell’intervista a Diretta Stadio – Gold78, Nocerino ha ricordato i momenti più belli vissuti a Palermo oltre a rinnovare l’amore verso questi colori.
LA CESSIONE ALL’ULTIMA ORA DI CALCIOMERCATO
Nocerino arrivò a vestire la maglia rosanero a maggio del 2008, all’interno dell’affare che portò Amauri alla Juventus. E, dopo 3 anni, il 31 agosto 2011 lasciò Palermo destinazione Milano. Nocerino ricorda così il momento della sua cessione: “Io volevo rimanere a Palermo con lo stesso stipendio e l’ho fatto presente all’ex patron Zamparini durante il ritiro estivo. Non volevo andare via in scadenza, avevo trovato la mia dimensione e non volevo cambiare città. Il presidente mi disse che non rientravo più nei piani e per non andare via a zero, facendo un torto alla società, ho accettato il Milan. Andare via in quel modo, all’ultima ora di calciomercato, è stato brutto. Soprattutto per la città che meritava un saluto diverso”.
LA FINALE DI COPPA ITALIA
I ricordi più belli passati con questa maglia, per Antonio Nocerino, rimangono quelli vissuti con il mister Delio Rossi nella sua ultima stagione in Sicilia: “A Palermo mi vogliono bene, sono molto attaccato a quei colori. In tre stagioni in rosanero ho vissuto forse gli anni più belli della storia del Palermo, battendo molti record. Noi avevamo un gruppo molto forte ed un allenatore che era un grande uomo. Qualunque squadra affrontavamo ci temevano. Ricordo ancora la finale con l’Inter… Vedere quella muraglia di tifosi vestita di rosa allo stadio Olimpico è stata un’emozione incredibile. Dall’altra parte però è stato l’inizio di un periodo negativo”.
IN FUTURO A PALERMO?
Questa estate molte voci di mercato davano il giocatore vicino a rivestire, quasi dieci anni dopo, la maglia del Palermo. Nocerino però smentisce di avere avuto contatti con la dirigenza ma ammette di avere un debole per questa piazza: “Ho lavorato già con Castagnini e Sagramola ma con loro non ho mai parlato. In queste categorie qui, Palermo è l’unica esperienza che mi potrebbe far venire la pelle d’oca. Se mi chiamassero io verrei al di là dell’aspetto economico. La mia passione vale più di qualsiasi altro contratto. Sto seguendo il Palermo in serie D perché provo un affetto troppo grande. Mi definisco un ambasciatore non ufficiale della squadra”.
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