Palermo-Savoia? Arbitra… il Marina, Calogero: “Rosa? Problema atletico”

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Nelle prossime due settimane, lo si può tranquillamente affermare, il Marina di Ragusa reciterà da autentico arbitro del campionato. La formazione iblea, infatti, domenica affronterà il Savoia in trasferta, per ospitare, poi, davanti ai propri tifosi, il Palermo di Pergolizzi. Un uno-due che si preannuncia thrilling, dunque, per la compagine allenata dal palermitano Salvatore Utro, che di certo non può permettersi passi falsi in una fase stagionale quantomeno delicata. La salvezza diretta è il grande sogno, e il Marina farà di tutto per evitare cali di tensione.

Del doppio scontro con Savoia e Palermo ha parlato il direttore generale degli iblei, Nunzio Calogero, intervistato nel corso della “Zanzarosa“, su Radio Sprint. “Sappiamo bene che la classifica – ha sottolineato – non ci permette di guardare in faccia nessuno, e conosciamo le difficoltà di un campo “caldo” come quello di Torre Annunziata, dove saranno migliaia i tifosi ad attenderci. I bianchi sono arrabbiati e affamati, ma anche noi lo saremo perchè ci servono punti. Siamo ottimisti, anche se sappiamo che non sono queste due le partite in cui far punti per cercare la salvezza diretta”.

Il dg del Marina di Ragusa, Nunzio Calogero

In questo momento della stagione le fa più paura il Savoia o il Palermo?

“Entrambe saranno partite complesse, a prescindere dal fatto che nel calcio una trasferta è sempre più difficile che una gara casalinga. A Ragusa ci saranno, come speriamo sinceramente, tanti tifosi palermitani, ma la “bolgia” che ci attende a Torre Annunziata sarà da affrontare in maniera particolare. Mai parlare di timore, ma per la partita in casa del Savoia, forse, c’è un po’ di preoccupazione in più”.

Che momento vive il Marina di Ragusa?

“Contro il Corigliano (1-1 in casa nell’ultima giornata, ndr) abbiamo perso un’occasione, ma in generale, considerando la vittoria di Nola, nelle ultime due partite avevamo preventivato di far fra i 4 ed i 6 punti. Avevamo inoltre importanti assenze, ma non facciamo drammi perchè per noi la D è sempre un sogno”.

Quanto la pressione della tifoseria può influenzare il cammino del Palermo?

“Io credo che l’educazione e la civiltà della tifoseria rosanero sia conosciuta ovunque, e la loro correttezza sia rarissima. Non la si vede nemmeno in altre parti d’Italia. Dunque credo che non ci sia una “pressione” decisiva sulla squadra, che all’inizio della stagione, anzi, è stata letteralmente sospinta dal proprio pubblico. Ritengo semmai che il Palermo stia pagando un inizio di stagione complicato per ciò che riguarda la preparazione fisica, oltre al fatto che la squadra sia stata composta, comunque molto bene, in meno di 10 giorni. E’ soltanto un periodo, e per il Palermo è meglio sia arrivato adesso, anzichè alla fine”.

Quanto può incidere il lavoro di un allenatore su una squadra di serie D?

“Il primo ad essere criticato in qualsiasi piazza è sempre l’allenatore. Non ho visto le ultime uscite del Palermo, ma quando abbiamo giocato con loro a me la squadra è piaciuta. Quando non stai bene fisicamente nemmeno il bel gioco può arrivare. Pergolizzi, inoltre, è un allenatore che conosce bene la categoria, non è assolutamente presuntuoso e quindi non mancheranno a lui soluzioni per una situazione che definirei “antipatica” per la piazza. Se il Palermo fosse arrivato al giro di boa con 7 o 8 punti di vantaggio, sicuramente il Savoia avrebbe anche evitato di rafforzarsi sul mercato…”

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