Mauri: “Se non gioco mi arrabbio ma poi c’è…l’asado”

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Era chiamato nel non semplice compito di sostituire un pilastro di centrocampo del calibro di Martinelli e, onore, al merito Juan Alberto Mauri c’è riuscito. Forse non assicura la stessa spinta offensiva dell’ex bresciano, ma in quanto a cifra tecnica ci siamo. Acquistato dalla Lucchese Libertas con riscatto gratuito fissato a fine stagione, il numero 26 argentino, al Gds, ha parlato del suo esordio dal primo minuto in quel di Nola.

Juan Mauri con la casacca dell’Akragas

CON MARTIN GRANDE INTESA

A essere sincero non pensavo di attendere così tanto tempo prima di calcare il rettangolo verde – esordisce il fratello del più noto Josè, ex calciatore di Parma e Milan -. Sono consapevole dell’agguerrita concorrenza. Per il mister non è facile stabilire chi mandare in campo, e in tal senso faccio di tutto per metterlo in difficoltà“. Con Malaury Martin, nel raid vincente in Campania, un buon affiatamento. “Il francese è un giocatore intelligente e dai piedi buoni, non è difficile trovare l’intesa con certi calciatori. Condividiamo la stessa idea di calcio e intendiamo al volo i nostri movimenti in campo. Se mi aspettavo un inizio tanto positivo? Non dobbiamo mandare messaggi a nessuno. Dobbiamo soltanto giocare partita dopo partita consapevoli dell’obbligo di vincere il campionato. Forse, per una sorta di provocazione, sono in molti a farci intendere di non temerci. Come dire che non sia poi così forti come si vuole fare credere. Anche sotto questo aspetto facciamo orecchie da mercante, consapevoli della bontà di un gruppo coeso e deciso a fare bene“.

QUALITA’ TECNICA SU QUALSIASI TERRENO DI GIOCO

Un giocatore che sa trattare il pallone forse si intristisce ad esibirsi in certi campi come quello di Nola. “Per me non è un problema, in Argentina giocavo in terreni senza un filo d’erba e conosco certi ambienti, avendo già disputato la categoria. Semmai – conclude sorridendo – mi arrabbio se non gioco e il giorno che ciò dovesse avvenire troppo spesso appenderò le scarpe al chiodo. Per il resto non manca nulla, anzi, a dire il vero una cosa sì: l’asado…ho già la griglia pronta nella mia casa di Mondello”.

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