Udienze Palermo: Zamparini 30 ottobre, fallimento 12 novembre

Le vicende giudiziarie del US città di Palermo continuano il loro iter nelle aule del tribunale. Spostata l'udienza relativa a Zamparini per le false comunicazioni relative alla cessione del marchio.

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Occorre aspettare ancora un paio di settimane per sapere se ci saranno nuovi sviluppi in merito al procedimento giudiziario che vede protagonista Maurizio Zamparini. Infatti nell’udienza d’ieri il Tribunale ha deciso di rinviare la decisione al 30 ottobre alle ore 9.30. È quasi superfluo ricordare che l’ex patron rosanero è accusato di false comunicazioni sociali per il periodo che va dal 2013 al 2017, relative alla cessione del marchio Mepal alla holding Alyssia per 40 milioni di euro. È accertato che allora nelle casse della US Città di Palermo entrarono solo 20 milioni.

LA US CITTÀ DI PALERMO RISCHIA GROSSO

Ma la vecchia società rosanero è anche al centro di tante istanze di fallimento che potrebbero portare alla condanna per bancarotta fraudolenta. Vi abbiamo già informato che la famiglia Zamparini sta cercando di propiziare un’intesa con i creditori offrendo 10 milioni per avviare un concordato preventivo. Ma potrebbero non bastare, perchè l’esposizione totale è di circa 60 milioni.

AMMISSIONE AL CONCORDATO IN BILICO

La richiesta di ammissione al concordato preventivo potrebbe anche saltare per colpa della Arkus dei Tuttolomondo, che per pagare la società che doveva redigere il programma per attuare questa provvidenza, ha attinto ben 370.000 euro dalle esauste casse rosanero. L’ udienza per quest’altro scottante versante è fissata per l’8 settembre.

DAGLI STADI AL TRIBUNALE

Crea molta tristezza dovere constatare che l’Us Città di Palermo invece di disputare partite di calcio negli stadi di tutta Italia debba affrontare processi su processi nelle aule dei Tribunali. Il vorticoso andamento economico iniziato nel 2013 e conclusosi nel 2019, oltre ad avere come conseguenza la scomparsa della società dal calcio professionistico, ha portato nelle aule giudiziarie quei dirigenti che non si sono fatti scrupoli, per vantaggio personale, di mortificare la passione dei tifosi rosanero. Portando anche lo sconquasso in quelle famiglie che vivevano con lo stipendio dell’ US Città di Palermo. Che la giustizia compia il suo corso…

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