La chiusura del Palermo Football Store: i tifosi si dividono

Chiude lo storico punto vendita rosanero alla Conca d'oro. Tutte le reazioni della tifoseria.

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Non avendo trovato un accordo con il Presidente Mirri, riguardo la vendita dei prodotti ufficiali dell’SSD Palermo, è arrivato il comunicato ufficiale della chiusura dello Store al Conca d’Oro.

Lo Store della Conca d’oro.

Tifoseria divisa: chiusura dello store giustificata o ingiustificabile?

I tifosi reagiscono: alcuni comprendono le difficoltà di fondo che hanno portato a questa decisione, altri lo ritenevano un luogo storico e troppo importante per essere chiuso.

Affetto e solidarietà nei confronti dei proprietari

Compaiono immediatamente i primi commenti sulla pagina ufficiale dello Store. Molti i tifosi che si stringono intorno ai proprietari: “Vi auguro possiate ricominciare presto con un altro punto vendita sempre per il nostro Palermo”, scrive Preziosa Venere. A questo proposito qualcuno ha anche risposto polemizzando sulla società: “Quali dei due Palermo, il mitico U.S o la brutta copia SSD?”, scrive amaramente Giuseppe Cusimano.

Chiusura dello store: toni duri

Chiaramente questa scelta mette, per alcuni, in cattiva luce la Società  stessa. Ma non per tutti, risponde infatti Salvo Teresi: “SSD Palermo non è la brutta copia, ma è l’originale”. Ecco un altro tifoso che giudica negativamente la società per questa scelta, Spinelli Sebastiano: “Mi dispiace tantissimo, fino alla fine pensavo che il <<grande imprenditore>> Mirri avrebbe trovato un accordo per non fare chiudere lo store. Voglio dire a coloro che non lo ricordano, che Zamparini è arrivato a Palermo portandosi dietro una squadra già pronta per la serie A e nonostante tutto ci ha fatto passare degli anni indimenticabili, il tempo ci dirà se Mirri ama il Palermo o se è solo un pubblicitario che vuole farsi pubblicità”.

“Mirri ha ragione: ha diritto di scegliere come vendere i suoi prodotti”

Il tifoso Mauro Lo Mauro, sul gruppo “Palermo rosanero capo e cuore della Sicilia“, è d’accordo con il Presidente: “Ma io non capisco una cosa. Se questa nuova società vuole vendere i suoi prodotti in maniera, diciamo, autonoma, per quale motivo deve per forza affidarsi ai vecchi store? È come se io acquistassi una azienda di pomodori, però li dovessi vendere per forza tramite un solo fruttivendolo”.

SOLDI DEL MONOPOLI

Ma Lo Mauro non è il solo a stare dalla parte di Mirri: sul forum Europarosanero, il membro “Don Totò” scrive: “Mirri ha messo i soldi veri (non quelli del Monopoli dei Tuttolomondo) e ha tutto il diritto di decidere cosa è meglio fare. Il precedente gestore della vendita dei prodotti del Palermo aveva l’accordo con una società che adesso non c’è più e non può pretendere di avere esclusive”.

“Gli si potrebbe dire “t’accattavi tu u Palermu” – continua l’utente – magari troveranno accordi commerciali in seguito, ma questa deve essere una prerogativa della società che con varie strategie e investimenti seri potrà portare il Palermo molto in alto, cosa che il proprietario del Città di Palermo non ha mai pensato di fare, gli obiettivi erano diversi e si vede che fine ha fatto”.

“Mirri ha sbagliato, troppe persone perderanno il lavoro”

Sulla pagina “Io tifo solo P@lermo” si legge anche qualche commento di tifosi che pensano principalmente alla perdita del lavoro che subiranno i commessi ed i proprietari dello Store, come Luigi Vetro: “Ieri sera ho letto il post di Palermo football store e mi ha fatto veramente male. Quante persone perderanno il lavoro! Spero che tutti quelli che hanno contribuito a questa tragedia possano pagare per quello che hanno fatto. Da cinque anni, chi più chi meno, avete mangiato nel piatto di Zamparini, ma dovrete pagarla tutti. Solidarietà a tutte quelle persone che purtroppo perderanno il lavoro, vi abbracciamo tutti. Che amarezza”.

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