Ryanair ed Alitalia cancellano voli da e per la Sicilia

L'epidemia provocata dal coronavirus sta avendo delle pesanti ripercussioni anche nel traffico aereo. Alitalia e Ryanair hanno tagliato numerosi voli

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Una delle conseguenza del coronavirus è la drastica riduzione delle prenotazioni dei voli aerei da e per la Sicilia. A quanto pare gli isolani per ora non hanno molta propensione a spostarsi. Di conseguenza le compagnie aeree sono rimaste a corto di passeggeri, e hanno iniziato a cancellare voli.

ALITALIA E RYANAIR

Quella che una volta era la compagnia di bandiera, l’Alitalia, ha cancellato 18 voli da e per la Sicilia fino a fine marzo, mentre Ryanair ha tagliato il 25 per cento delle rotte da e verso l’isola fino all’8 aprile. Queste decisioni a ridosso delle feste pasquali, penalizzano chi vorrebbe trascorrere la festa in famiglia, e danno una mazzata alla filiera turistica.

I VOLI CANCELLATI

Per quanto riguarda Alitalia, i voli Palermo-Roma passano da 12 a 10, mentre Palermo-Milano Linate da 8 a 6. Invece quelli da Catania per Roma sono stati ridotti da 18 a 12 e per Milano da 16 a 10. Discorso diverso par Ryanair, che ha ridotto del 25 per cento sia i voli su Palermo che su Catania. Cancellato anche il Milano-Trapani, mentre il Comiso-Pisa è stato ridotto ad una sola frequenza giornaliera. Nel mese di marzo Trapani-Bologna ha perso sette collegamenti.

RIMBORSO O RIPROTEZIONE

Le compagnie aeree assicurano il rimborso o la riprotezione dei passeggeri. Chi aveva acquistato i biglietti per i voli cancellati, è stato già avvertito dalle compagnie interessate tramite una mail. E i rimborsi stanno cominciando ad arrivare. Comunque è possibile controllare le cancellazioni sui portali delle compagnie.

TRAFFICO RIDOTTO

A Palermo l’aeroporto Falcone Borsellino che nella prima parte dell’anno aveva un trend positivo e superava il traffico del 2019 del 2,89 per cento, dall’ultima settimana di febbraio ad adesso accusa un calo che oscilla tra il 30 e il 40 per cento. Anche a Catania l’aeroporto Fontanarossa accusa un calo nei primi giorni di marzo del 40 per cento.


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