Masterchef, buona la seconda per il palermitano Luciano Di Marco

UN PALERMITANO TRA I FORNELLI DEL NOTO FORMAT TELEVISIVO

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Mai arrendersi. Questa sorta di motto si cuce perfettamente sulla storia siciliana e più in generale su Palermo, che della Trinacria è il capoluogo. L’adagio è stato confermato da Luciano Di Marco, geometra palermitano con la passione per la cucina che è riuscito ad entrare, al secondo tentativo, nel format gastronomico più famoso d’Italia: Masterchef. Il piatto che gli ha spalancato le porte del reality è stato la pasta condita con carciofi, gambero rosso di Mazara e pistacchio. Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli (i tre chef giudici del programma) hanno degustato il piatto del siciliano decretando il suo approdo alla fase iniziale della trasmissione. Grande soddisfazione per lo chef amatoriale e per tutta Palermo.

Masterchef, i tre giudici del programma

MASTERCHEF PARLA IL PALERMITANO

Masterchef Italia parlerà anche palermitano. Almeno in questa edizione. La nona edizione del programma televisivo incentrato sulla cucina ospiterà, infatti, uno chef in erba nato a Palermo. Luciano Di Marco, geometra, è riuscito a conquistare l’agognato grembiule del programma uscendo illeso dalle forche caudine del giudizio preliminare dei triumvirato di grandi chef che comandano il format. Il 52enne aveva provato già cinque anni fa ad entrare nella fase centrale del reality ma, quella volta, fu respinto. La grande passione per la cucina e la caparbietà innata dei siciliani, gli hanno permesso di uscire vittorioso in questa edizione. Almeno dal primo step eliminatorio.

LE DICHIARAZIONI A SKY

Non sono mancate le dichiarazioni del palermitano che parteciperà al format di Masterchef. Ecco le parole di Luciano Di Marco rilasciate a Sky, emittente televisiva che possiede in esclusiva il talent show dedicato alla cucina: “Ho iniziato a cucinare di recente, ma l’input mi è arrivato sin da quando ero piccolo: a casa della nonna i miei zii cucinavano sempre per tutti e io amavo osservarli: mi piaceva come la cucina fosse motivo di condivisione e aggregazione. Poi ho iniziato a cucinare per me stesso e a sperimentare, perché anche se per me la convivialità è al centro di tutto amo viziarmi ogni tanto. Da quando sono sposato, poi, faccio della cucina l’ambiente principale della casa, per mia moglie e le mie figlie. La mia cucina è quindi solare, divertente ed estroversa. Per me è l’esperienza che mi permetterà di capire se la mia vita dovrà proseguire nell’ambito della cucina o se dovrò continuare a fare il libero professionista: non è che non ami il mio lavoro, ma non provo quell’adrenalina, quel divertimento che invece provo quando mi metto ai fornelli”.

In bocca al lupo, caro Luciano: tutta Palermo tiferà per te!

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