Ogni matassa ha il suo bandolo ma è difficile trovarlo quando essa è intricata. Il Palermo in questa stagione complicata appare proprio come un groviglio inestricabile. Oltre ad aver dovuto fronteggiare le difficoltà derivanti dalle mille incertezze provocate al covid si è ritrovato con un ritardo in classifica praticamente incolmabile nei confronti delle prime.
È indubbio che l’origine di tutti i mali risieda nella programmazione approssimativa della scorsa estate. La squadra è stata costruita a ritiro concluso ed alcune scelte si stanno rivelando inconfutabilmente errate. Scelte di organico operate con la conferma di alcuni elementi della scorsa stagione non adatti alle ambizioni della città hanno condizionato il lavoro di Boscaglia. È palese che ci siano giocatori poco considerati dal tecnico che in una stagione normale andrebbero via a gennaio per essere sostituiti da altri più consoni al progetto, ma che verosimilmente resteranno in rosa fino al termine della stagione con gli inevitabili mugugni che nulla giovano alla serenità della squadra.
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Non possiamo certamente negare che il tecnico abbia confezionato un vestito tattico per questa squadra ma almeno sino ad oggi non ci sembra il più adatto ad essere indossato dai suoi giocatori. La compagine rosanero esercita molto possesso palla ma spesso nella trequarti avversaria si ritrova senza la qualità necessaria a scavalcare i muri eretti dagli antagonisti. Questo abito sarà magari bello da vedere, con strass luccicanti a tratti ma poco comodo nel suo utilizzo.
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Anche ieri il Palermo ha mostrato i pregi e i difetti ormai noti. Ha si creato qualche palla gol ma non ha concretizzato e pure in superiorità numerica ha rischiato la capitolazione per il solito errore in chiusura. Non abbiamo certo noi la soluzione ma un consiglio ci sentiamo di darlo a chi è deputato alla gestione tecnica. Acclarato che questo è un anno di transizione lo si utilizzi veramente per creare una base solida per la prossima stagione. Si facciano scelte definitive tattiche e di organico e su quelle si lavori. Sia coraggioso il tecnico a rivedere le sue idee tattiche ed a scegliere una formazione titolare.
Al contempo sia lungimirante la società investendo da adesso sul mercato per non ritrovarsi a dovere subire un bagno di sangue il prossimo anno. I tifosi saranno pazienti se vedranno la società spendersi per ambiziosi intenti. Non lo saranno se invece percepiranno come unico obiettivo il girovagare tra i campi di C senza la speranza di rivedere presto la terra promessa.
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