È un Palermo impantanato al nono posto quello che ci ha restituito il match esterno contro il Potenza. Un’altra brutta prestazione che di certo non ha aiutato a rasserenare un clima già per niente disteso. Chi passa in rassegna quotidiani e siti potrà notare come – soprattutto in questo periodo di calciomercato – ogni giorno i rappresentanti più loquaci di ogni società siano i direttori sportivi. Richiesta di notizie, frasi di circostanza, mezze verità, tre/quarti di bugie… insomma comunicazione. Alzi la mano chi ricordi una qualsiasi dichiarazione del Direttore Sportivo del Palermo, Renzo Castagnini.
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Si scocciavano, davano risposte di rito, ma nel passato a Palermo i Direttori Sportivi erano abbastanza “parlanti”: Perinetti, Foschi, Sabatini, Lupo, Ceravolo, Salerno… perfino Gerolin! È un peccato privarsi delle parole di Castagnini, perché il dirigente toscano è persona seria e competente e non c’è mai stato alcun addetto ai lavori che non ne abbia tessuto le lodi. Sarebbe bello poter scambiare quattro chiacchiere con un professionista come lui, avere un suo punto di vista anche sul campionato in corso. Anche a costo di ottenere le classiche risposte scontate.
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Del resto uno dei dogmi di questa società è la gestione delle aree per competenza. Guai, per esempio, a porre domande di calciomercato al presidente Mirri. La risposta è sempre la stessa: “chiedete a chi se ne occupa”. Magari! Ma se chi se ne occupa – nella fattispecie Renzo Castagnini – non proferisce parola da mesi, diventa uno stucchevole gioco dell’oca nel quale si torna sempre al punto di partenza.
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Manca ormai pochissimo alla chiusura del mercato di riparazione. Sarebbe bello sentire Castagnini, chiedergli se anche in questa sessione il Palermo ha raggiunto gli obiettivi prefissati (così come detto da Sagramola quest’estate), se qualche obiettivo è sfuggito o se non c’è alternativa a mantenere l’organico così com’è. È veramente un peccato, a maggior ragione perché una delle ambizioni del presidente Mirri è un Palermo trasparente come una casa di vetro. Un’ambizione non sempre corroborata dai fatti visto che questi vetri vengono troppe volte oscurati.
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