La partita dell’addio di Tony Di Piazza al Palermo calcio è tutt’altro che chiusa. L’intenzione dell’ex vice presidente è stata manifestata ufficialmente ma da qui ai canonici 180 giorni previsti dal diritto di recesso, presente nell’articolo 29 dello statuto di Hera Hora, la strada è ancora lunga. La giornata di ieri è stata un escalation di affermazioni da una parte e dell’altra che ha fatto, non poco, preoccupare i tifosi per il futuro della società.
Tutto è cominciato con la comunicazione di Di Piazza nell’assemblea dei soci del 28 dicembre scorso. Il discorso pronunciato dall’italoamericano ed inviato tramite Pec a tutti i soci del club è stato diffuso dai mezzi d’informazione ieri. Un testo che elencava le motivazioni, punto per punto, del suo addio ai colori rosanero. I suoi rapporti discordanti con il presidente Mirri, la mancata conferma di Paparesta e l’aumento delle retribuzioni del numero uno del Palermo e dell’amministratore delegato Rinaldo Sagramola, sono i principali temi di disappunto espressi da Di Piazza.
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Dopo questo duro attacco, Mirri ha risposto inizialmente in maniera pacata prima di sferrare un colpo importante: “Mi spiace per questa decisione, ne prendiamo atto, ma poco cambia rispetto al nostro percorso. Non ci saranno ripercussioni sulla disponibilità economica della società“.
Il futuro della diatriba tra Di Piazza e il presidente Mirri, probabilmente, è scritto nella lettera diffusa nella serata di ieri dallo stesso azionista di maggioranza del Palermo Fc. Mirri ha accusato l’italoamericano di aver generato un grave nocumento alla società e al suo valore. Il che, con ogni probabilità dara il via ad una battaglia di tribunale. “Non può che portare la società a fare ogni riserva sui danni arrecati“, ha scritto il presidente.
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Prima dell’11 giugno 2021 l’imprenditore originario di San Giuseppe Jato dovrebbe ottenere la sua liquidazione. Una perizia dovrà stabilire a quanto ammonta il 40% della società rosanero. Mirri, d’altro canto, potrebbe proseguire da solo al comando del Palermo. Sempre nella lettera di ieri, il presidente ha ribadito il concetto di non voler abbandonare i rosanero.
Gli scenari del futuro del Palermo Fc in questo momento sono tre: trovare un nuovo socio che voglia acquistare un pacchetto di minoranza, cosa al quanto difficile visto quanto avvenuto con Di Piazza, oppure Mirri potrebbe decidere di fare un grande sforzo economico e passare al possesso del 100% delle quote del Palermo. L’ultima ma non impossibile situazione potrebbe essere quella di una cessione del club ad un nuovo proprietario. In questo senso, nei prossimi mesi, le reali intenzioni del presidente del Palermo saranno palesate.
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