Quando si accosta il Palermo alla Juve Stabia, ai tifosi del Palermo di una certa età (diciamo dai quaranta in su) viene in mente solo un giocatore. Un calciatore simbolo di un Palermo post-radiazione che dovette rinascere dal basso e che a suon di prestazioni conquistò al primo colpo la promozione in serie C1. Rosanerolive.it ha intervistato in esclusiva Santino Nuccio, l’uomo del gol all’Atletico MIneiro in una calda estate del 1987, l’uomo della rovesciata al 90° in una piovosa Palermo-Juve Stabia giocata alla Favorita.
“Ho giocato tante volte in carriera contro la Juve Stabia” – esordisce Nuccio – “ma il ricordo della partita disputata alla Favorita resta indelebile. Quel gol, quella rovesciata, il boato del pubblico: tutto resterà per sempre nel mio cuore, una gioia incredibile”
“Ci possono essere delle similitudini tra la mia squadra e questa, perchè quando si riparte da zero” – ci confida Santino Nuccio – “è tutto complicato. Quell’anno (il 1987/1988) noi fummo iscritti nell’allora serie C2 e fu allestita una squadra che con pochi innesti poteva fare benissimo anche in serie C1: in fondo non era così netto il divario fra le categorie. Questa volta, invece, è stato necessario fare molti cambiamenti perché l’anno scorso era una squadra forte per la serie D ma con molti giocatori buoni solo per quella categoria. Per fare la serie C con la maglia del Palermo” – continua Nuccio – “occorre gente di categoria o addirittura di categoria superiore.”
“Il Palermo in difesa ed a centrocampo ha una buona rosa” – continua l’ex rosanero – ” ma Bari e Ternana sono, secondo me, meglio attrezzate. È una squadra che, recuperando tutti, può sperare nei play-off per poi giocarsela con tutti: io ci credo. Già nella partita contro il Catania si sono visti segnali importanti e nonostante tutto meritavamo di vincere. A gennaio, se ci si trovasse in una buona posizione di classifica, bisognerebbe, però, fare un piccolo sforzo sul mercato per rinforzare il reparto offensivo.”
“Contro la Juve Stabia prevedo una partita ostica. Loro vengono dalla B e anche se hanno cambiato tanto non vorranno sfigurare. Il Palermo, però, viene dall’ottima prestazione fornita contro il Catania e questo può essere uno slancio per fare bene. Questa squadra ha bisogno di sentire addosso tanta fiducia per sbloccarsi. Lo dico da ex attaccante: quando non si segna la porta sembra sempre più piccola, ma sono convinto i nostri attaccanti possano dare delle soddisfazioni.”
Si illumina Nuccio quando gli chiediamo in che ruolo avrebbe potuto giocare con mister Boscaglia. “Mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui. Per il modulo che adotta avrei potuto fare di tutto là davanti: l’esterno su entrambe le fasce, dietro la punta ed anche la prima punta da palla a terra. Ma faccio il tifo per Saraniti: per un palermitano segnare con la maglia rosanero è il massimo!”
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