Fuori rosa

Coronavirus, rinviata Genoa-Torino: salta l’ipotesi di sospensione del campionato

È arrivata nel primo pomeriggio la decisione del Consiglio straordinario di Lega, dopo giorni di riflessioni: Genoa-Torino è rinviata a data da destinarsi. I 15 casi di positività al Coronavirus tra le fila della squadra ligure, tra calciatori e staff, hanno messo in allarme tutti e 19 club di serie A, mettendo a rischio anche la sospensione dell’intero campionato.

La gara prevista sabato alle ore 18:00 non andrà in scena. Al contempo tutti i giocatori del Genoa risultati negativi non hanno potuto allenarsi, in quanto la società di Preziosi non ha ricevuto l’autorizzazione dall’Asl3 di Genova. Prima, infatti, dovrà essere effettuata un’altra tornata di tamponi.

La Lega, inoltre, ha stabilito come potranno essere disciplinati futuri e possibili casi di Coronavirus all’interno delle società calcistiche in merito allo svolgimento del campionato. Verrà utilizzata la normativa Uefa che prevede che tutte le società devono scendere in campo se hanno a disposizione 13 giocatori (di cui 1 portiere), calcolando tutti quei calciatori che hanno il proprio numero di maglia in prima squadra. Chi non possiede tali requisiti perde la partita a tavolino.

Come è successo al Genoa, però, nel caso in cui si verifichino più di 10 contagiati nell’arco di una settimana, la società ha il diritto di chiedere il rinvio della gara, ma soltanto per una volta in stagione.

NESSUN RISCHIO DI SOSPENSIONE

Il viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, ha commentato così l’ipotesi di stop del campionato: “Se c’è una squadra con molti positivi, quella squadra ovviamente avrà dei problemi per giocare, ben diverso è avere altri positivi in tutte le altre squadre. Al momento il rischio di sospensione del campionato non c’è, perché il problema riguarda un’unica squadra.

Se invece dovessero esserci tanti positivi in varie squadre – continua Sileri – allora il problema è più ampio. Non credo che oggi debba essere sospeso il campionato: giocare al calcio è un lavoro e comporta dei rischi, il rischio non potrà mai essere zero“.


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Lorenzo Cascio

Nato a Palermo il 3 Agosto del 1998, è uno studente del corso di laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive all’Università degli Studi di Palermo. Appassionato del mondo sportivo, oltre che del giornalismo e tifoso del Palermo, è alla prima esperienza in una testata giornalistica.

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