Basta parlare di mercato a tinte rosanero. Anche perchè non c’è francamente nulla da dire se non la conferma che dalle parti di Viale del Fante non proviene neanche un sibilo. Un silenzio tombale simile alle epiche scene dei film western dove enormi balle di fieno rotolano avanti e indietro. Un silenzio spezzato ogni tanto da Mirri e Sagramola, entrambi d’accordo nel ribadire che andare in serie B in due anni non sarebbe scandaloso. Belle notizie.
Il problema è: di cosa deve parlare un giornale di calcio dedicato al Palermo? Avremmo voluto spaziare – restando sempre nell’ambito dello sport – parlando magari di discipline spesso sottovalutate. Il curling, per esempio. Oppure passare agli hobbies e discettare in maniera filosofica sul significato dell’uncinetto nelle culture occidentali moderne. Peccato che il supremo direttore della testata abbia sonoramente bocciato entrambe le proposte.
Ci tocca parlare di Palermo e del suo mercato per dire che all’alba del 12 settembre i rosanero (i titolarissimi, per intenderci) sono rimasti pressochè identici a quelli che hanno vinto il campionato di serie D. Anzi: dal gruppone di giocatori “di livello” mancherà Alessandro Martinelli, una tegola pesantissima. Rispetto allo scorso anno, ad oggi, sono arrivati Saraniti, Valente, Palazzi, Marconi e Corrado (Broh ancora non ufficiale). Sicuramente buoni giocatori, ma capaci di far compiere a questa squadra l’agognato salto di qualità?
“Lasciateli lavorare” grida come un mantra una parte di tifoseria: ci mancherebbe. Peccato che il ritiro di Petralia sia già finito e che lo stesso – si accettano correzioni in merito – servisse per cementare il gruppo, per iniziare a comprendere i dettami dell’allenatore e, ultimo ma non ultimo, per eseguire la preparazione fisica che lo staff tecnico ritiene idonea per disputare una stagione che si preannuncia massacrante.
Inutile nasconderlo, però. Da una società che già a marzo di quest’anno era virtualmente promossa in serie C ci si aspettava un inizio più sprint. Un pronti-via con un paio di quei nomi che ti fanno capire che non si tratta di un calciomercato attendista ma guerriero. Va bene l’handicap della sospensione per il Covid, va bene che ci siano state gare ufficiali fino a fine luglio, va bene che Boscaglia sia stato ufficializzato dopo Ferragosto, va bene la regola dei 22… va bene tutto. O forse no, visto che altre squadre qualche innesto roboante l’hanno messo a segno.
Appuntamento al 6 ottobre per il bilancio conclusivo di questo calciomercato rosanero, dunque. Del resto anche Sagramola ha detto che a questa squadra mancano 4-5 tasselli. Reperire giocatori che facciano la differenza è obbligatorio in questa sessione di mercato. Speriamo non siano tutti arrivi last-minute: ricordatevi che il campionato inizia il 27 settembre…
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