Edicola rosanero

Tifosi, addio: al vostro posto le bandierine virtuali

Vi preghiamo, nessuno si indigni, ma lo scenario nel quale si è disputata la finale di Coppa Italia è stata un enorme calcio nel sedere indirizzato verso gli unici componenti del mondo del calcio che andrebbero salvaguardati come i panda: i tifosi.

In questo periodo di forzato isolamento diverse sono state le soluzioni alternative per riempire spalti obbligatoriamente desolati. Tutte, però, dai risvolti giocosi o, comunque, finalizzate a dare un sospiro di sollievo a quei tifosi privati delle loro passioni. Vi abbiamo raccontato di sagome dei tifosi a pagamento ed incasso devoluto per beneficenza, di sexy bambole gonfiabili appollaiate sui gradini e webcam posizionate in curva per far provare a chi guardava da casa l’ebbrezza di stare lì, come sempre, com’è normale che sia. Ma tutto questo fuori dai confini italici.

Qui, invece, la Lega Calcio – come pretende il periodo – ha deciso di puntare alla sobrietà e ci comunica che  “per rendere più coinvolgente la Finale, gli spalti dell’Olimpico saranno riempiti con coreografie digitali, prodotte grazie ad una grafica virtuale integrata tramite sofisticati software”. In effetti questo finto calcio che saremo costretti a sorbirci quest’estate è coinvolgente come un film coreano con sottotitoli in cirillico! L’intuizione geniale di sostituire i tifosi con migliaia di bandierine che sventolano festanti per 90 minuti più recupero, però,  meriterebbe il celeberrimo commento di Fantozzi alla “Corazzata Potemkin”.

Il tempo dei buoni propositi è finito. “Saremo migliori”, dicevamo. Invece saremo ancora più ostaggi di TV e sponsor. Cari tifosi, armatevi di un bel divano comodo e mettetevi il cuore in pace: non servite più. Da oggi ci sono le bandierine virtuali: ne vedrete (ne vedremo) a migliaia, allegre e spensierate. Evviva, tante bandierine pronte a festeggiare! Sì, migliaia e migliaia. Più o meno quanto i morti di Covid-19 registrati nel nostro Paese, un Paese dalla memoria cortissima. Anzi, inesistente.

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Marco Apprendi

Il calcio per passione, il Palermo per amore, la scrittura un'ossessione. Autore per Rosanerolive delle pagelle rosanero, rubrica ironica ed un po' dissacrante dei post partita

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