La regione Abruzzo, attraverso l’ordinanza 72/2020 del 9 giugno, ha approvato il protocollo di sicurezza per i Centri e Circoli Sportivi. All’interno di esso sono presenti alcune disposizioni che, di fatto, stravolgono alcune abitudini basilari del gioco del calcio (oltre quello del basket).
Le disposizioni previste riguardo l’attività sportiva, in merito alle misure organizzative di carattere specifico, al punto 2 (modalità di gioco per il Calcio e per la Pallacanestro), sono le seguenti:
a) è vietato sputare o starnutire a terra, bensì sarà possibile farlo in un fazzoletto;
b) è vietato il recupero fisico da seduti o sdraiati nell’area di gioco;
c) è consentito il tocco del pallone con le mani solo ed esclusivamente se muniti di guanti;
d) i portieri potranno toccare il pallone con le mani solo se indossano i guanti che devono essere comunque igienizzati prima e dopo la partita;
e) il pallone potrà essere “recuperato” solo tramite “intercetto” e non tramite il “contrasto”;
f) sono vietate le “scivolate”;
g) è vietata la “marcatura ad uomo”.
Le disposizioni appena descritte mutano profondamente diverse consuetudini che, di sicuro, metteranno in difficoltà i prossimi atleti che scenderanno in campo o rientreranno nelle palestre tornando a praticare attività sportiva. Occorre sottolineare che queste disposizioni sono previste per le strutture e le attività sportive a livello dilettantistico ma, in questo modo, porterebbero delle differenze con le stesse discipline professionistiche, in fase di ripresa.
Come sarà possibile, togliere al calcio e al basket la consuetudine del contatto tra i corpi degli atleti? Quante volte si è sentito dire, parlando di calcio, che è uno sport fisico? Secondo le disposizioni delle regione Abruzzo, il recupero del pallone dovrebbe avvenire, ad esempio, solo a distanza, attraverso intercetto di un passaggio o un tiro dell’avversario.
Saranno vietate, invece, le scivolate: ciò comporta una difficoltà in più per i difensori. Una delle prerogative storiche, che hanno sempre contraddistinto i campioni dai calciatori normali, in fase difensiva, è stata la tempestività nei contrasti e nei cosiddetti tackle. Un perfetto intervento in scivolata permetteva lo stop delle offensive avversarie. Proviamo a immaginare Franco Baresi impossibilitato a effettuare scivolate sull’avversario oppure Claudio Gentile obbligato a stare a distanza di sicurezza da Diego Armando Maradona, durante il match di Spagna ’82 tra Italia e Argentina. Di sicuro, il Milan avrebbe meno coppe dei Campioni e gli Azzurri un mondiale in meno.
Premessa d’obbligo: lecito attuare disposizioni di sicurezza in tutti gli ambiti quotidiani. Il paese si sta riprendendo da mesi drammatici e il lockdown con le dovute restrizioni, molto probabilmente, è stato provvidenziale per evitare danni ancora maggiori. Però, modificare così tanto il regolare svolgimento di una disciplina sportiva, potrebbe risultare eccessivo e causare enormi difficoltà nel momento in cui ciò che la popolazione auspica è il ritorno alla completa normalità.
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