“Gli attaccanti sono i più attaccati dal coronavirus”

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Calcio: Palermo V/s Troina-Campionato Italiano di SerieD-GironeI. Stadio "Renzo Barbera".Ferdinando Sforzini e Giovanni Ricciardo.Palermo.22-12-2019 Mike Palazzottto

Ricciardo, Sforzini, Lucca: cambiate ruolo subito! Secondo uno studio condotto dai ricercatori danesi dell’Aarhus University, infatti, il ruolo più a rischio Covid-19 durante una partita di calcio è proprio quello degli attaccanti

Calcio: Palermo V/s Troina-Campionato Italiano di SerieD-GironeI. Stadio “Renzo Barbera”.Ferdinando Sforzini e Giovanni Ricciardo.Palermo.22-12-2019 Mike Palazzottto

METTI UN POSITIVO IN CAMPO

Per determinare questo gli scienziati danesi hanno simulato la presenza in campo di un positivo al coronavirus in quattordici incontri di SuperLeague, la serie A danese. I movimenti dei 22 in campo hanno dimostrato, secondo il loro studio, quanto duro sia la vita degli attaccanti: non solo l’ossessiva ricerca del gol ma anche un’esposizione epidemiologica più alta rispetto ai compagni.

ATTACCANTI: DUE MINUTI… POSITIVI

I dati ottenuti dall’Aarhus University sotttolinenano che un calciatore positivo, in media, ha contatto per 88 secondi con gli altri calciatori in campo. Ad eccezione proprio degli attaccanti, nei cui riguardi il dato sale fino a due minuti!

BELLE NOTIZIE IN ARRIVO

Per i nostri attaccanti dopo una brutta notizia due belle notizie. Intanto, sempre secondo i danesi, il contatto non è definito “rilevante” finché non si è a meno di due metri da una persona infetta per più di un quarto d’ora di tempo. E poi questi luminari hanno anche affermato che nei dilettanti e nei settori giovanili c’è minor rischio rispetto ai professionisti, perché il gioco è più lento e meno ravvicinato. Beh, la seconda – in verità – è solo una mezza bella notizia. il Palermo, se tutto andrà come deve andare, almeno al dilettantismo ha trovato il vaccino: vincere!