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Covid-19 e denunce: dal finto jogging ai fuochi d’artificio per il figlio carcerato

La Sicilia dei furbi del Coronavirus. O meglio, di chi si crede furbo e inventa le scuse più improbabili per uscire e contrastare le misure anti Covid-19. Dal finto jogging, col bimbo di un anno sul seggiolino della macchina, a chi è andato a fare la spesa senza neanche un sacchetto con sé, passando per chi ha spiegato di essere uscito per incontrare l’amante.

I carabinieri rafforzano i controlli a Palermo per far rispettare le norme anti coronavirus. Numerose sono le denunce, in violazione dell’articolo 650 del codice penale, da parte dei carabinieri per aver trovato gente per strada a Palermo, senza una motivazione valida. Previste multe di 200 euro e una pena fino a tre mesi di carcere. 

DAL BAGNO A MONDELLO A…

A Mondello sono stati denunciati tre ciclisti provenienti da Brancaccio e un cittadino che stava facendo il bagno a mare. Un altro uomo ha giustificato la presenza in una parte della città in cui non è residente dicendo che doveva andare urgentemente dalla sua compagna.

A Ficarazzi alcuni ragazzi si sono dati appuntamento e hanno organizzato una partitella di calcio in strada; mentre, al parcheggio di via Ernesto Basile una coppia è stata denunciata mentre si accingeva ad “appartarsi”.

NEGOZIANTI

A questo vanno aggiunti i negozianti che non rispettano la chiusura. In zona Calatafimi, il titolare di una parruccheria è stato denunciato in quanto il locale è stato trovato aperto, con tanto di cliente all’interno, anch’egli denunciato.

UBRIACHI IN STRADA AGGREDISCONO LA POLIZIA

Durante dei controlli anti coronavirus, alcuni poliziotti hanno notato in strada un gruppo di persone, non appena si sono fermati hanno identificato due di loro, ventenni, erano ubriachi. Uno dei due, già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora, è fuggito ed è stato fermato poco dopo mentre girava in scooter. Entrambi, colti in flagrante, hanno aggredito e ingiuriato i poliziotti. Di conseguenza, sono stati arrestati con l’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

FUOCHI D’ARTIFICIO PER IL FIGLIO CARCERATO

Infine i carabinieri hanno denunciato due persone in via Malaspina, davanti il carcere per i minorenni, mentre stavano facendo esplodere fuochi d’artificio, per festeggiare il compleanno del figlio detenuto.

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Francesca Catalano

Francesca Catalano è nata a Palermo il 15 ottobre 2001. Frequenta la facoltà di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali presso l’Università degli studi di Palermo ma, nonostante la giovane età, ha già una grande passione per il giornalismo e per la scrittura. E per il Palermo.

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