Sarà una bella giornata di sport, gli ingredienti ci sono tutti. Da 30 anni a Licata aspettano l’ospite illustre e i tifosi della ridente cittadina agrigentina hanno fatto le cose per bene per riservare una splendida accoglienza ai tifosi rosanero. C’è chi offrirà carciofi, prodotto tipico del luogo e chi riserverà pranzi con le specialità tipiche a prezzi molto bassi. Nei siti dei supporter gialloblù si rimproverano i calciatori per la brutta sconfitta di domenica scorsa ma si sottolinea come non conterà il risultato di questa partita ma conterà invece il clima festoso della domenica licatese. Sugli spalti si intoneranno cori di benvenuto e i tifosi al seguito, tantissimi, risponderanno con saluti in segno di amicizia.
Detta così sembrerebbe una passeggiata di salute per la squadra di Pergolizzi. Noi non ci fidiamo perché sul campo non vanno i tifosi ma i giocatori. E quelli della squadra di casa oltre a doversi fare perdonare i tanti errori commessi nello scorso turno, daranno il massimo per ben figurare contro la capolista. Fa bene Pergolizzi a sottolineare come per vincere i suoi dovranno giocare da Palermo. Proprio su questo punto ci permettiamo di fare una riflessione. Il Palermo visto la scorsa settimana ci è piaciuto solo negli ultimi 20 minuti, da quando cioè Andrea Silipo ha provato e trovato l’eurogol. Sino ad allora più di una apprensione era venuta ai tifosi presenti al Barbera. Se il Palermo giocherà come ha giocato contro il Biancavilla sicuramente troverà mille difficoltà contro la squadra più ammirata al Barbera nel girone di andata.
Farà bene il mister rosa a trovare soluzioni alternative a quelle proposte finora e ad avere un pizzico di coraggio nella scelta della formazione iniziale. Se è vero che anche in questa categoria conta l’esperienza è altrettanto vero che domenica scorsa la partita è cambiata quando in campo c’erano più under che senatori. I ragazzini hanno portato quel pizzico di sfrontatezza che ha variato l’inerzia della gara. Questa squadra ha dimostrato in più di una occasione di essere forte proprio per la forza delle cosiddette seconde scelte. Silipo da subentrato ha sempre impresso un cambio di marcia all’intera formazione, tanto per fare un esempio fornendo quelle accelerazioni e quelle verticalizzazioni che hanno permesso di scardinare le allineate difese avversarie.
Sia coraggioso il nostro mister ad abbandonare il fastidioso cincischiare a trequarti campo che pochi tiri produce e affidandosi agli uomini più in forma, proponga un gioco meno prevedibile fatto di uno-due e ricerca del fondo campo per vincere da subito la partita con un paio di gol e non col golletto da difendere. Insomma ci piacerebbe vedere a Licata una squadra che invece del Tikitaka ricerchi per dirla come una canzone del recente festival di Sanremo il tikibombom.
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