Edicola rosanero

Savoia frena ancora: gli stivali delle sette leghe tornano al Palermo?

Finalmente, dopo ben nove giornate, i tifosi rosanero possono vivere una settimana con il sorriso stampato in faccia. Era, è il caso di dirlo, il lontano 3 novembre dello scorso anno quando il Palermo schiantò al Barbera il malcapitato Corigliano Calabro per 6-0. Si giocava la 10^ giornata di campionato ed era l’Acireale, più delle altre, e prima di perdere punti in campo e a tavolino l’avversario numero uno del team guidato da Pergolizzi. Del Savoia nessuna traccia, anzi, quel giorno, pareggiando in casa a reti bianche con il Biancavilla, gli oplontini, anch’essi costruiti per vincere, vedevano l’invincibile capolista allontanarsi sempre più.

Il Savoia non è più super e il Palermo finalmete ne approfiita

SUPER SAVOIA FA PAURA

Ma siccome il calcio è materia strana, sfuggente a qualsiasi logica, ecco che, la settimana successiva, proprio al Barbera, gli uomini di Parlato decidono di cambiare la storia del campionato. Ospiti con tanta personalità, Palermo disorientato, gol al 76° dello scatenato Diakite, 1-0 Savoia e incantesimo rotto. Rubati ai siciliani, da quel momento gli stivali delle sette leghe fanno correre come forsennati i campani. Che di fermarsi proprio non ne vogliono sapere: otto, per loro, i successi di fila per un totale di 24 quattro punti contro i 14 ottenuti nelle stesse gionate dai siciliani. Giochi riaperti, per l’incredulità di una piazza, quella palermitana, che questa serie D credeva di poterlsela bere come un bicchiere d’acqua.

PIOVONO STRALI SU PERGOLIZZI MA NON SOLO

A far temere che il sorpasso in curva del Savoia, fosse ormai questione di poco tempo, è l’ambiente carico di elettricità che ha intanto avvolto il Palermo. I tifosi, rabbiosi per la brutta piega presa, come spesso accade fanno dell’allenatore il capro espiatorio. Ma non solo. Strali avvelenati cominciano a cadere sul club, accusato di immobilismo, e sugli stessi giocatori, rei di un impegno sempre meno adeguato. Intanto, nel mercato di riparazione si corre ai ripari con gli arrivi del giovane Silipo ma soprattutto dell’esperto Floriano. Ci si apettava qualcosa in più, ma lo sforzo della società, dai tifosi viene comunque apprezzato.

IL SEGUGIO AZZOPPATO E LO SCATTO DELLA LEPRE

Alla seconda di ritorno ecco giungere, da Castrovillari, il tanto atteso segnale: gli oplontini hanno dismesso i panni di marziani, con la Dea Bendata che, per una volta, sembra avergli voltato le spalle. Guarracino in pieno recupero regala ai suoi e al Palermo, incapace di approfittarne l’1-1. In Irpinia infatti, contro il San Tommaso penultimo, i rosa chiudono il match con il medesimo risultato. Roba da mordersi le mani. Si resta a meno tre. Ma il segnale giunto dalla Calabria è importante e fa ben sperare. Accade così che, una settimana dopo, ieri per chi legge, per la gioia della lepre il segugio frena ancora, e questa volta ancora più bruscamente. Il Savoia, che in casa non va oltre lo 0-0 col Marina di Ragusa, vede allontanarsi a più cinque la capolista, vincente per 1-0 al Barbera con il Roccella. Per i tifosi rosanero un sospiro di sollievo.

Alfredo Minutoli

ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".

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