Altro che Terni, il Palermo fa tombola – LE PAGELLE

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Il Palermo che torna da Terni potrà raccontare ai propri tifosi del pane sciapo, delle ciriole, degli gnocchi alla Collescipolara o della faraona alla leccarda. Tutte specialità gastronomiche del capoluogo umbro. Sì, perché – a meno che nel frattempo non abbiano cambiato le regole – di calcio, sponda rosanero, non se n’è visto proprio. Dopo l’ennesima sconfitta, forse è il caso che gli studenti della scuola “Palermo – City Football Group” tornino in classe per una bella oretta di matematica. Argomento del giorno? L’algoritmo, ovvio. Sperando che nel frattempo i professori non siano in un anno di transizione.

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Corini, allenatore del Palermo, raggiunge l'uscita da solo

IL PRIMO TEMPO

Provare a raccontare la partita è un atto di masochismo puro. La Ternana quasi immediatamente prova ad infastidire la porta rosanero mentre il Palermo è efficace come una campagna elettorale del PD. È soltanto per una singolare coincidenza astrale che i rosanero abbiano chiuso in pareggio la prima frazione. Nei primi quarantacinque minuti, infatti, tracce di Palermo solo su un’incursione di Saric che sfodera un tiro-cross che di certo non costringe i tifosi rossoverdi a fare ricorso agli ansiolitici. Poi? Poi molto, tanto, troppo nulla. Ma non un nulla semplice: il nulla del nulla del nulla. Non possiamo che ringraziare il sig.Manganiello per il fischio che ha sancito la fine del primo tempo e sperare in chissà quale divinità affinché la partita possa essere sospesa.

IL SECONDO TEMPO

Vane le preci dei tifosi rosanero: Ternana-Palermo ricomincia! Partipilo, Palumbo e compagni sembrano dei marziani scesi sul pianeta Palermo per piantare le loro bandierine. Lo fanno al 55° quando proprio Partipilo capitalizza un cross di capitàn Palumbo ed insacca con una bella rovesciata. La reazione del Palermo ha la veemenza di una tartaruga in letargo ed è solo questione di minuti per assistere al raddoppio umbro. Palumbo si beve Stulac come un analcolico biondo ed insacca un missile alle spalle di Pigliacelli. Dopo il biondo tocca al “moro”, Raul Moro, per l’esattezza: triangolo con Pettinari e gol dello spagnolo in pieno recupero. Finalmente, la partita finisce ed è una sconfitta senza attenuanti per il Palermo. Noi ci proviamo a sorridere, ma effettivamente non c’è un tubo da ridere.

LE PAGELLE DEL PALERMO

Pigliacelli 6. Dopo il Sudtirol, sui piedi del “centroportiere metodista” la palla è ovviamente incandescente e si accontenta di rischiare meno. Ciononostante subisce tre reti sulle quali è piuttosto incolpevole.

Mateju 4. In forse per un problema fisico, abbiamo capito che Corini lo schierebbe anche ubriaco, bendato e tesserato per un’altra squadra. Male a destra, malissimo a sinistra. Una par condicio della quale si farebbe volentieri a meno.

Nedelcearu 5. Sempre su filo del rasoio ogni volta che la Ternana attacca. Sul vantaggio umbro è probabilmente in gita turistica alle acciaierie.

Marconi 4,5. È correo sul primo gol dei rossoverdi, mentre sul terzo vaga spaesato come un turista a Piazza Indipendenza in cerca di un autobus puntuale. La ciliegina sulla torta è il cartellino giallo preso a centrocampo, al 94°, sul 3 a 0.

Sala 5. Dentro per garantire corsa e cross è, purtroppo, in condizioni fisiche da C.T.O.

Dal 34° Buttaro 5. L’ex rosa Corrado lo fa spesso a julienne e stavolta al romano manca anche la solita aggressività.

Segre 5,5. Il più dinamico della metà campo rosanero. Diciamo che nel paese dei ciechi, beato chi ha un occhio…

Dal 78° Floriano s.v.

Stulac 4. Uomo regalato all’avversario. Sono più i palloni persi che quelli giocati in maniera proficua. Nell’azione del raddoppio della Ternana, su Palumbo è dinamico come un frigorifero. Arrivato in rosa come “play”, finora si è dimostrato solo “rewind”.

Saric 5. È sua l’unica incursione rosanero, ma è come accontentarsi di cenare con un cracker ogni due giorni.

Dal 67° Broh 5. Entra per dare la scossa ad un reparto senza battito, ma il buonBroh naufraga malamente. Sul terzo gol ternano insegue Moro come un vespino contro una Ducati Monster.

Elia 5. Macina tanti chilometri come quando si passa il sabato sera in centro a cercare parcheggio per poi tornare mestamente a casa. Chilometri inutili.

Dal 67° Valente 5,5. Poco più di venti minuti sballottato a destra e a sinistra nel momento in cui la barca rosanero era in pieno tsunami.

Di Mariano 4. Il voto è negativo, ma attendiamo “Chi l’ha visto” mercoledì per, eventualmente, correggere.

Dal 78° Vido s.v.

Brunori s.v. Non riceve un pallone giocabile per novanta minuti più recupero. Giudicarlo sarebbe un atto di cattiveria gratuita.

Corini 4. Niente gioco, niente cattiveria, niente anima e – ovviamente – niente risultati. Se non sarà la sua ultima panchina rosanero dovrà ringraziare un algoritmo evidentemente “appattato”. Sempre vestito come Diabolik, ma il suo Palermo è goffo come Pippo.

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