Esclusiva RNL: Giron e Palermo, parla Scuotto, il ds “eroe” del terzino

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Una scelta ardita, che non ha mancato di scatenare anche qualche polemica tra alcuni sostenitori del Bisceglie che, tuttavia, si sono affidati ciecamente al direttore sportivo, Livio Scuotto.
Maxime Giron è stata una vera e propria sfida per l’ex ds del Bisceglie. Il terzino sinistro, prima di approdare nel club neroazzurro, era passato da Potenza e Modena: esperienze fugaci prima di ritrovarsi svincolato. Il francese ha aspettato mesi senza squadra, continuando ad allenarsi duramente da solo. Ad un certo punto ha anche pensato che fosse finita la sua carriera e che sarebbe dovuto tornare a fare il falegname (lavoro che svolgeva prima di approdare nel mondo del calcio).

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Poi, finalmente, la svolta. In una calda giornata di settembre del 2019 è arrivata la telefonata dell’allora direttore del Bisceglie Calcio, Livio Scuotto. “Notai Giron durante il match Potenza-Reggina che terminò 1-1 – racconta Scuotto ai microfoni di RosaneroLive – decisi di cominciare a seguirlo ed una mattina di fine dell’estate, il terzino sinistro postò un video, mentre si allenava, sul proprio profilo Facebook. Lì mi saltò subito all’occhio, pensai mamma mia, si vede che è un professionista. Guardai alcune partite che disputò e pensai che era assurdo che un calciatore come lui fosse senza una squadra. Decisi di chiamarlo, lo volevo a Bisceglie. Era il terzino sinistro che mi occorreva”.

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SALERNO-BISCEGLIE CON LA MOGLIE INCINTA

“Quando lo chiamai gli dissi ciò che pensavo di lui e lo esortai a venire a firmare col Bisceglie Calcio (squadra che militava in Serie C), la cosa che mi stupì è che non ci pensò nemmeno un secondo. Il pomeriggio stesso fece le valigie e partì, da Salerno, alla volta di Bisceglie per firmare. Al suo seguito c’era anche Nina, che all’epoca era incinta del piccolo Rafael. Lì ci guardammo negli occhi e lui sentì tutta la fiducia che io avevo nei suoi confronti. Mi ha dimostrato di essere il giocatore forte che pensavo”.

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“Maxime Giron è un bravissimo ragazzo, umile e che si fa voler bene da tutti”, ha raccontato Scuotto. Il terzino sinistro non ha mai detto una parola di troppo, è sempre stato sulle sue, a Palermo come a Bisceglie. “È un tipo taciturno – ammette il ds – però si fa sentire in campo. E questo è l’importante”.

Il ds ricorda un aneddoto particolare di Giron a Bisceglie: “In inverno veniva all’allenamento in magliettina, mentre tutti erano in felpa e giubbotto. Questa cosa mi faceva impazzire e gli dicevo di coprirsi… Puntualmente mi rispondeva: “Eh direttore, io sono forte fisicamente, il freddo non mi fa nulla”.

LA CHIAMATA DAL PALERMO

“Castagnini mi chiamò e mi chiese di Giron: gli dissi subito che era un buon acquisto e che se si sente apprezzato, dà il massimo. Il terzino sinistro, non appena lo seppe, sprizzò gioia da tutti i pori. Era entusiasta. Non vedeva l’ora di andare a Palermo. Quel giorno lo guardai negli occhi e gli dissi di non sbagliare e sfruttare quest’occasione. Mi promise che l’avrebbe fatto… E così è stato”.

PALERMO IN B E RINNOVO

Uno sguardo alla promozione del Palermo: “Con l’arrivo di Baldini la squadra è cambiata tantissimo, soprattutto a livello mentale. I giocatori hanno cominciato a stare sempre sul pezzo e Brunori, che ritengo un giocatore formidabile, ha fatto la differenza. Il Palermo e la piazza hanno meritato la promozione. Anzi, più che la B, meritano proprio la serie A, e sono convinto che con l’arrivo del City Group ci arriveranno”.

RINNOVO

Il 27enne francese sembra aver trovato la propria dimensione a Palermo. È risultato essere una sorta di arma in più nelle transizioni offensive della formazione guidata da Baldini. Il suo contratto scadrà nel 2023, il suo futuro in rosanero è ancora incerto, ma lui vorrebbe restare. “Spero che il Palermo lo riconfermi – ammette Scuotto – ha fatto un ottimo campionato da protagonista. Quando è arrivato Baldini è sempre stato chiamato in causa ed ha sempre risposto presente. Può giocare in B, è un professionista al 100%: si allena bene, ha un fisico importante ed una gamba forte. Quando c’è lui a giocare sulla fascia sinistra, si sente la differenza. Può ancora dare molto”.

Infine un messaggio d’affetto per il suo “pupillo Giron” che nelle scorse ore – in un’intervista – ha dichiarato che il ds è il suo eroe. “Mi ha fatto molto piacere leggere queste parole. Mi sono emozionato – ammette Scuotto – per me è motivo di orgoglio”. I due, nei prossimi giorni, si incontreranno a Salerno dopo molti mesi.

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