Lo stadio “Renzo Barbera” compie novant’anni. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano 24 gennaio del 1932. Da allora l’impianto palermitano ha cambiato più volte nome. Originariamente chiamato “Littorio”, fu poi intitolato ad un ex calciatore del palermitano, “Michele Marrone” (deceduto durante la guerra civile spagnola). Un successivo cambio di denominazione avvenne dopo la seconda guerra mondiale, quando gli venne attribuito quel nome che iconicamente rimane nella memoria di tutti gli appassionati tifosi calcistici: “La Favorita”. Dal 2002, invece, porta il nome di colui che per tutti è rimasto il Presidentissimo della squadra rosanero, quel Renzo Barbera eroe romantico di un calcio che non c’è più.
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Uno stadio che negli anni non si è fatto mancare nulla: Serie A, coppe europee ma anche tanta serie B e C. Promozioni ma anche cocenti retrocessioni, radiazioni e fallimenti, fino a dover ripartire dal campionato dilettantistico della serie D. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano Palermo-Atalanta che sancì l’inaugurazione di quello che oggi è il “Barbera”. Fu una vittoria, un cinque a uno in una stagione che avrebbe portato i rosanero alla promozione in serie A. Difficile che si possa festeggiare il novantesimo anniversario della “casa” rosanero con un’altra promozione. Ma nel calcio, si sa, l’ultima parola spetta al campo. Sperando che siano dolci parole… buon compleanno al “Renzo Barbera” di Palermo.
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