“Tutto dipenderà dalla sentenza che verrà emessa a Catania“, queste le parole pronunciate dal presidente Dario Mirri in merito alla cessione del Palermo in un’intervista a La Repubblica di oggi. Secondo il numero uno rosanero, il futuro del club dipende dal procedimento in corso con l’ex vice presidente Tony Di Piazza.
L’imprenditore italo-americano ha chiesto, attraverso il tribunale etneo, chiamato ad esprimersi sulla controversia, il sequestro conservativo dei beni, crediti e azioni di Hera Hora, la società che controlla con il 99% delle quote il Palermo Fc. Questo, a detta del presidente, bloccherebbe la trattativa in corso con un fondo inglese.
“La vicenda relativa alle quote della società rappresenta il vero spartiacque per il futuro del club rosanero. La banca Lazard sta continuando a tenere i rapporti con il fondo con sede a Londra interessato al Palermo, ma è evidente che un investitore vuole vederci chiaro prima di chiudere la trattativa”, sostiene Mirri. Se il giudice Salamone dovesse accogliere la richiesta formulata da Di Piazza, secondo questa tesi, ciò potrebbe incidere fortemente sul futuro della società di viale del fante.
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