Virtus Francavilla k.o.: Filippi conserva l’armadietto – LE PAGELLE

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Il Palermo conquista la vittoria contro un’insidiosa Virtus Francavilla e torna nel megamarmellatone delle squadre al terzo posto (o al settimo, questione di posti di vista). La partita è stata divertente come avere un vicino di casa che ascolta Niko Pandetta a palla alle 4 di notte, ma non era una serata per palati fini. È stata una serata in cui sono state più le espulsioni che le occasioni da gol. Tre punti che fanno morale e permettono ai rosanero di mettere un bel montarozzo di polvere sotto il tappeto. Tre punti sporchi, sudici, lerci ma che con una bella pumpiàta d’acqua si possono trasformare in oro. Adesso c’è la Vibonese: non sono ammessi passi falsi.

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L'esultanza di Brunori dopo il gol alla Virtus Francavilla

PRIMO TEMPO

È un Palermo molto timoroso quello della prima frazione e la Virtus Francavilla fiuta la possibilità di un blitz al “Barbera”. Ci prova Perez all’8°, ma ci prova soprattutto Peretti che – dopo uno sciagurato retropassaggio di Buttaro – stende Ventola in area due minuti dopo. Fortunatamente per i rosa il sig.Emmanuele da Pisa deve aver dimenticato gli occhiali da lontano. Di occasioni da rete non se ne discute, giusto qualche timido tentativo di Valente e Silipo. La svolta potrebbe arrivare al 30°. Perrotta si traveste da Conor McGregor e si cimenta in un’entrata da codice penale: rosso diretto, praticamente “bordò” e Palermo in dieci per oltre 60 minuti. La Virtus avanza il suo baricentro, i rosanero sembrano un pugile suonato vicino al tracollo. Tracollo che però non arriva. Anzi. Al 39° Silipo, direttamente dal cavalcavia dell’Ucciardone, prova una punizione velenosa e, in pieno recupero, prima Valente (sempre su calcio da fermo) impegna il portiere avversario poi, sulla respinta, Luperini sbaglia uno di quei gol dove l’errore è consentito solo se sei bendato e sbronzo come dopo un addio al celibato. Si va al riposo, c’è da stringere i denti.

IL SECONDO TEMPO

Ci si attendeva una Virtus Francavilla all’arma bianca nei secondi quarantacinque ed invece è il Palermo a passare. Retropassaggio sballato di Caporale sul quale si avventa il neoentrato Brunori che scarta un difensore, il portiere, tre fotografi, quattro stewart ed insacca. La reazione dei pugliesi è fiacca, il tecnico dei biancazzurri viene espulso per proteste e nel frattempo il Palermo – in barba a tutte le teorie sul calcio spettacolo che questa squadra potrebbe fornire – torna finalmente a giocare come meglio sa: di rimessa. Solo al 84° i pugliesi vanno davvero vicini al pareggio, ma Enyan grazia i rosanero dall’area piccola. Al 86° la Virtus Francavilla pareggia, ma solo in quanto ad espulsi (fuori Perez per doppia ammonizione per proteste) e poi passa in vantaggio nel recupero per il rosso (forse esagerato) comminato al portiere dei pugliesi, Nobile (fallo di mani fuori area). Fischio finale. Tre punti per il Palermo, Lexotan per tutti e buonanotte. 

LE PAGELLE

Pelagotti 6. Tutto sommato la serata è tranquilla e non deve compiere interventi di rilievo.

Buttaro 6. Lacune tecniche coperte con una pezza XXXXL chiamata agonismo.

Peretti 5,5. Incerto, farraginoso, pericoloso. Ma ha anche dei difetti. 

Dal 46° Lancini 6. Nel secondo tempo la Virtus Francavilla sparisce un po’ dai radar e lui ne approfitta per fare il compitino.

Perrotta 3. Si parlerà di lui solo per il fallo. Ma essendo un calciatore e non un pornodivo c’è da poco da esserne fieri.  

Doda 6. A cavuci e muzzicuna tiene la posizione e spazza quando c’è da spazzare.

Odjer 6. Anche se a volte gira a vuoto, corre e pressa per novanta minuti. 

De Rose 6. Muretto di metà campo. Si preoccupa più di distruggere il gioco della Virtus che di costruire quello del Palermo. 

Valente 6. Corre a perdifiato sulla fascia sinistra ed è chirurgico sui piazzati. Imprescindibile per qeusta squadra.

Dal 73° Giron s.v.

Silipo 6,5. Sbaglia tanto, è spesso egoista, ma è l’unico che tenta di creare la famosa superiorità numerica.

Dal 73° Almici s.v.

Fella 4,5. Esce per esigenze tattiche, ma fino alla sostituzione era stato in campo solo ai fini statistici. Etereo.

Dal 36° Luperini 5,5. Fa densità in mezzo, ma il gol divorato sul finire del primo tempo è un crimine contro il gioco del calcio

Soleri 5. Non tiene un pallone neanche con l’attak nelle scarpette ed è costantemente annientato dai difensori pugliesi.

Dal 55° Brunori 7. Un ghepardo che piomba famelico sulla preda. Gli bastano due minuti per cambiare la partita. Fa reparto da solo.

Filippi 6. Per 60 minuti il pensiero fisso è quale sistema utilizzare per svuotare l’armadietto. Poi una botta di fortuna con la “C” maiuscola lo salva dall’ennesima graticola, ma anche stasera gli avversari avevano un giro palla migliore rispetto a quello della sua squadra. Anche se c’è da dire che quello dei tifosi è imbattibile.

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