Palermo, il 19 agosto i brasiliani atterravano alla Favorita

0

Il 19 agosto è una data che ogni tifoso del Palermo dovrebbe avere scolpita nella mente e nel cuore. I più giovani, probabilmente, non sanno di cosa si tratta, ma chi tifa Palermo ed ha scavallato la Cima Coppi dei quarant’anni non può non ricordare questa data del 1987, quando alla Favorita sbarcarono i brasiliani dell’Atletico Mineiro. Era la partita della rinascita di un Palermo che l’anno prima era stato radiato per inadempienze finanziarie e sarebbe stato il Palermo che mister Caramanno da Piana degli Albanesi avrebbe condotto senza alcun indugio al trionfo nel proprio girone dell’allora C2. 

LEGGI ANCHE: Palermo, in Coppa Italia di C ultimo tango a Catania

La formazione del Palermo che affrontò i brasiliani dell'Atletico Mineiro

Quella sera lo stadio si sarebbe riempito anche il Palermo avesse giocato contro l’ultima squadra del mondo. Figuriamoci se di fronte c’erano loro, i brasiliani. Non c’era internet, non c’erano tv satellitari, tutto era diverso (a parte il  Sindaco di Palermo che, ora come allora, è sempre Leoluca Orlando). Il calcio verdeoro si conosceva solo per i campioni che prelevati dai club italiani di A, per la loro superba nazionale e perchè ogni tanto qualche emittente privata trasmetteva le partite del futbol carioca con bizzarre telecronache di giornalisti dalle esultanze decisamente singolari. 

Quella sera la Favorita si riempì con 40.00 tifosi in uno stadio che poteva contenerne 20.000 ed i bagarini che fecero gli affari della vita. Presentazione all’americana, un giocatore alla volta chiamato al centro del campo e “le tribune che si muovevano”, come confidò al nostro giornale Maurizio D’Este. La partita? Solo un pretesto per fare festa. Festa che puntualmente raggiunse la sua sublimazione con un gol sotto la curva Nord del palermitano Santino Nuccio (GUARDA IL VIDEO) che davvero fece tremare lo stadio. Solo per la cronaca, vinsero i brasiliani dell’Atletico Mineiro per 2 a 1, ma davvero quella volta il risultato contava meno di zero. Contava essere calcisticamente vivi, essere tornati a respirare calcio.

VISITA LE NOSTRE PAGINE FACEBOOK

ISCRIVITI ALLE NOSTRE COMMUNITY

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui