La Cni contro le norme per il ritorno allo stadio: “Lasceremo gli spalti vuoti”

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Attraverso una nota, il gruppo ultras della Curva nord inferiore ha reso noto che non occuperà il proprio settore all’interno lo stadio Renzo Barbera durante le prossime gare casalinghe del Palermo. Una decisione che deriva dalla riapertura degli stadi, con capienza ridotta al 50% in zona bianca e con una serie di norme da dovere seguire, a partire dal fatto che per accedere alle strutture sarà necessario possedere il Green Pass.

IL COMUNICATO DELLA CURVA NORD INFERIORE PALERMO

“E CI RISIAMO!

Già, proprio così ci risiamo eccome! Tutta colpa degli ULTRAS. Perché probabilmente non esiste nessun altro paese al mondo dove gli ultras siano etichettati e additati di continuo come parafulmine di questo o di quell’altra problematica. Ma poter essere addirittura visti come una delle possibili cause della diffusione di un “VIRUS” davvero ci mancava. Negli ultimi vent’anni almeno ne abbiamo viste, sentite e soprattutto subite di ogni tipo e malgrado tutto… eccoci ancora qui! Per oltre cinquant’anni gli stadi sono stati tra i più grandi luoghi di aggregazione giovanile del mondo. In pratica un fenomeno socioculturale senza eguali. Luoghi di ritrovo per più generazioni dove ogni differenza sociale veniva azzerata per almeno un paio d’ore a settimana nel nome dello stare insieme e del vivere con PASSIONE per i propri colori.

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Sia chiaro: noi comprendiamo tutto e rispettiamo ogni scelta ma questo non significa dovere passivamente accettare per l’ennesima volta un qualcosa che ha l’amaro sapore dell’abuso… È legittimo da parte di tutti chiedersi a cosa siano serviti oltre settanta milioni di vaccini somministrati in tutto il paese e le migliaia di tamponi giornalieri se poi vorrebbero tenerci nei nostri settori a mo di scacchiera, seduti, col bavaglio alla bocca e spogli di tutto quello che è il consueto materiale ultras. Anni fa pensavamo che tornelli, biglietti nominali e tessera del tifoso fossero già abbastanza ma per loro evidentemente non era tutto. NO NOI NON CI STIAMO! E col dolore al cuore prendiamo la triste ma dovuta decisione di non occupare a tempo indeterminato il nostro settore.

Questo non significa la sospensione delle nostre attività anzi… Continueremo come sempre ma di entrare allo stadio proprio non se ne parla. Sottostando per di più a delle condizioni che secondo noi altro non sono se non l’ultima “porcata” per eliminarci. Perché se ancora non lo aveste compreso qui non si tratta della sopravvivenza di questo o di quell’altro gruppo ma di quell’intero MOVIMENTO che nel corso degli anni ha fatto scuola alle tifoserie di tutta Europa. Avanti ULTRAS, fino all’ultimo e fino all’ultimo di noi!”.

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