Il pagellone del Palermo 2020-2021: parola alla difesa

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Finita la stagione 2020/2021 è tempo di bilanci in casa Palermo. Troppo spesso la retroguardia rosanero è sembrata di burro rispetto alle lame incandescenti degli attacchi avversari. Troppi uomini ad alternarsi davanti a Pelagotti, esperimenti con calciatori fuori ruolo e la costante consapevolezza che ogni palla vagante in area sarebbe diventata una rete subìta. Del resto, con quaranta gol sul groppone, la difesa rosanero è stata la seconda peggiore delle squadre ammesse ai playoff del girone C. Il calcio non sarà una scienza esatta ma i numeri hanno spesso ragione.

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Uno dei migliori della difesa del Palermo, Andrea Accardi

Pelagotti 40 presenze, voto 6. Fisicamente un marziano anche in un anno in cui il Covid ha seminato il panico. Purtroppo per tanti resterà “quello del gol subìto ad Avellino”, dimenticando magari quelli salvati a Terni o a Catanzaro. Se il Palermo non ha avuto altre ambizioni non è sicuramente colpa delle manone del numero uno rosanero.

Accardi 33 presenze, voto 6,5. Ha fatto di tutto quest’anno: centrale di destra, di sinistra, esterno, portiere, autista, medico, massaggiatore e magazziniere. Sicuramente un mattone sul quale costruire il Palermo che verrà.

Marconi 29 presenze/1 gol, voto 6. Prossimo obiettivo: dimenticare Maniero. “Scanazzato” indispensabile per la categoria, ma deve smussare certe rudezze a metà tra Fred Flinstone e Hannibal the Cannibal.

Crivello 24 presenze, voto 4,5. Dopo l’esonero di Boscaglia, mister Filippi gli ha ritagliato un meritato monolocale in panchina, con soggiorno ed angolo cottura dal quale non esce più. Peccato, c’era una volta Cri-wall.

Somma 21 presenze/1 gol voto 4,5. Arrivato direttamente dall’infermeria del La Coruna, termina, per coerenza, la stagione nell’infermeria rosanero. In mezzo tante prestazioni thrilling e poco convincenti.

Almici 19 presenze/1 gol, voto 6. Il suo campionato è sostanzialmente durato da ottobre a dicembre. In quei due mesi, però, “facciotuttoio” aveva sfoggiato un campionario di giocate di categoria superiore fatto di cross, calci di punizione e freddezza dagli undici metri. Deve confermarsi e dimostrare che non sia stato un fuoco di paglia.

Peretti 18 presenze, voto 5,5. Poco utilizzato, è uno dei simboli dell’enorme divario tecnico che c’è tra serie D e serie C. Promessa ancora da mantenere.

Lancini 17 presenze/1 gol, voto 4,5. Per tutto l’anno in condizioni fisiche da casa di riposo e sbertucciato da Maniero nella serata che ha chiuso la stagione del Palermo. Può essere un ottimo nuovo acquisto per il prossimo Palermo, ma il primo a doverci credere deve essere proprio lui.

Doda 12 presenze, 5,5. Tra infortuni e scelte tecnico-tattiche, passa un anno all’ombra di chiunque avesse un minimo di predisposizione per giocare a destra. Paradossale che nei soli playoff abbia accucchiato quasi la metà del minutaggio avuto in campionato.

Marong 9 presenze, voto 6. Dal barcone ad una nave in una mare forza 10. Una delle note liete della stagione, Buba, patrimonio rosanero da far crescere ancora di più. Mercato permettendo…

Corrado 7 presenze, s.v. Oggetto misterioso: si vocifera che gli stiano dedicando una puntata di X-Files.

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