Situazioni societarie complicate per Palermo, Catania e Trapani: il mese di giugno sarà decisivo

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Futuro incerto per tre importanti società del calcio siciliano. Mentre una delle due squadre di Messina, l’Acr o l’Fc, si appresta a tornare tra i professionisti, sugli altri versanti dell’isola sono presenti situazioni complesse da un punto di vista societario, come ha scritto in un articolo La Repubblica di oggi. Il Palermo è in continua ricerca di nuovi investitori. Il Catania, per scampare dal pericolo fallimento e rimanere in Serie C, è in trattativa con dei possibili nuovi acquirenti, dopo il tentativo non andato a buon fine con Tacopina. Ed infine a Trapani si ripartirà dal fallimento.

FUTURO ROSANERO

“La società rosanero ha bisogno di nuovi investitori”, ha dichiarato così il presidente Dario Mirri che però ha assicurato che non ci saranno problemi economici per portare a termine la prossima stagione. L’11 giugno intanto è previsto l’addio ufficiale di Tony Di Piazza, detentore del 40% delle quote del Palermo. L’obiettivo è trovare qualcuno disposto ad entrare in società con una posizione di minoranza, come l’italoamericano, o pronto a rilevare l’intero pacchetto azionario.

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RISCHIO ISCRIZIONE PER IL CATANIA

Il Catania ha rispettato fin qui la prima scadenza fissata per il 31 maggio, avendo inviato alla Covisoc il documento relativo allo stato patrimoniale del club. Per farlo, la Sigi ha dovuto compiere un aumento del capitale sociale della società. La prossima tappa è prevista il 28 giugno, termine ultimo per presentare l’iscrizione al campionato alla Lega Pro. Nella tabella di marcia dei rossoazzurri sono previsti nuovi incontri con la cordata maltese e con la compagnia aerea Wizz Air.

RINASCITA DEL TRAPANI

In casa dei granata la situazione potrebbe sbloccarsi da un momento all’altro. In seguito ad un’intera stagione sportiva senza il calcio in città, il Trapani potrebbe presto rinascere. Il sindaco Tranchida è in trattativa con due imprenditori: Ettore Minore e Daniele Genna. Con l’ipotesi dell’acquisto del titolo sportivo del Dattilo, ad opera di un gruppo di imprenditori parmensi a cui fa capo Pietro Pizzarotti, le operazioni di rifondazione del Trapani potrebbero essere facilitate sotto l’aspetto burocratico e avvenire in tempi brevi.


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