Sinfonia di Santana al Festival di Catania – Le pagelle

0

Sarà stato grazie all’aria sanremese, ma un Palermo molto “sul pezzo” e con una fortuna con la “C” maiuscola le ha suonate al Catania. Di Santana l’acuto che permette ai rosa di vincere il festival del Massimino. Dei rossazzurri (in superiorità numerica per sessanta minuti) le occasioni migliori, ma Fort Apache Palermo resiste e scippa i tre punti ai cugini. Come direbbe Amadeus: “di Filippi-Santana, Catania-Palermo 0 a 1. Cantano i tifosi rosanero!”

LEGGI ANCHE: Il Catania si inchina a Santana. Derby al Palermo

Il Palermo vince a Catania, l'esultanza rosanero

Nel primo tempo il Catania vorrebbe fare la partita, ma sembra il Palermo di Boscaglia: tanto sterile ed inutile possesso palla. La prima occasione del match, però, è rosanero: al 21° percussione di Silipo sulla destra, palla che arriva a Marconi dopo una ribattuta e tiro da fuori del centrale che si stampa sulla traversa. L’inerzia del match cambia ed il Palermo si affaccia altre due volte dalle parti della porta catanese, prima con Lucca da fuori e poi con un tiro cross di Floriano che Luperini non riesce a ribadire in rete. Al 35° il Palermo resta in dieci per un’espulsione rimediata da Marconi per doppia ammonizione. Filippi non cambia nulla, si soffre ma si va all’intervallo sullo zero a zero.

La seconda metà gara si apre con un palo del rossazzurro Russotto e per un quasi un quarto d’ora dalle parti di Pelagotti sembra il tiro al bersaglio. Al 59°, invece, dal nulla un cross di Crivello, una spizzata di Lucca e palla che arriva a Santana. L’argentino decide che è il momento di entrare nella storia, nella geografia, nella matematica, italiano e perfino in religione e condotta: stop e pennellata di destro che finisce in rete! Il Palermo è in vantaggio. Da adesso alla fine sarà ovviamente solo Catania, ma Pelagotti, una difesa attenta ed un po’ di quella buona sorte di cui sopra salvano i rosa dagli attacchi di Russotto & C. Fischio finale, il Palermo sbanca il Massimino!

Pelagotti 7. Reattivo in tutte le occasioni, ingaggia un duello con Russotto che manda in analisi il catanese.

Somma 7. La sua migliore partita in rosanero. Adesso deve “solo” confermarsi.  

Palazzi 5,5. Mostra tutti i suoi limiti quando c’è da difendere. 

Dal 79° Peretti s.v.

Marconi 3. Farsi cacciare dopo poco più di mezz’ora è un crimine. A maggior ragione nel derby. Urge un cocktail a base di valeriana, melatonina, passiflora e camomilla. In confronto Bellusci era un chierichetto. 

Accardi 6,5. Concreto per tutta la gara, spazza tutto quello che si muove dalle sue parti compreso caviglie, tibie e ossa pizziddi. A volte anche il pallone.  

Luperini 7. Da bruco a farfalla in tre giorni: corre e pressa per novanta minuti e probabilmente ha ancora tanta di quell’adrenalina in corpo che correrà più veloce del pullman rosanero fino almeno a Tremonzelli. 

De Rose 6. Sopperisce con l’esperienza ad una serata complicata. 

Valente 5,5. Inizia esterno di sinistra e finisce terzino. Gli manca solo fare il portiere e poi avrà fatto tutto in questa squadra

Dal 53° Crivello 6,5. Chiude a chiave con cilindro europeo a doppia mandata la zona di sinistra e mette il cross dal quale arriva il gol rosanero. 

Silipo 6. Finalmente qualcuno che salta l’uomo! Penalizzato dall’uomo in meno, va però spegnendosi come le candeline delle torte di compleanno.  

Dal 53° Santana 10. Il gol del record, nel derby, fuori casa ed in dieci contro undici. Non svegliatelo, non svegliateci! Santana sindaco di Palermo!

Lucca 6,5. Partita dopo partita diventa sempre più “strutturato”. Gara di grande sacrificio e botte.

Floriano 5,5. Un “quasi gol” ma anche tanti palloni persi. A volte si piace troppo e diventa la nota stonata di una buona orchestra.  

Dal 61° Broh 6. Entra per fare barricate, fudda e cunfusione. Non sempre è lucido, ma il buonBroh porta a casa la pagnotta.

Filippi 8. Fossimo in lui vorremmo giocare ogni tre giorni sempre contro il Catania. Un punto eroico all’andata, tre punti epici al ritorno. Non ha paura di apportare modifiche sostanziali ad un canovaccio ormai logoro ed è premiato. Forse certi allenatori dovrebbero mettere da parte un po’ di spocchia ed ascoltare di più i loro vice.

VISITA LE NOSTRE PAGINE FACEBOOK

ISCRIVITI ALLE NOSTRE COMMUNITY

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui