Una papera di Pelagotti costa carissimo al Palermo, sconfitto a Avellino e fuori dai play off

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Se ci fosse ancora Mai dire gol, la rete subita da Pelagotti conquisterebbe il podio dei gollonzi, le reti più ridicole mai viste su un campo da calcio. Il portiere rosanero, al 49° calcola male il rimbalzo del pallone calciato da cinquanta metri dal palermitano dell’Avellino Silvestri e si fa scavalcare da un inesorabile pallonetto che si spegne in rete alle sue spalle. Purtroppo, c’è poco da ridere per i rosanero che perdono una partita fin lì ben giocata, forse la migliore in trasferta.

Un infortunio, quello del portiere, che costa caro al Palermo. La squadra di Boscaglia non riesce a dare continuità ai risultati e soprattutto perde l’ennesima partita contro una delle prime dieci; soprattutto, i rosanero sono fuori dai play off, scavalcati in classifica dalla Juve Stabia, dalla Turris e dalla Virtus Francavilla, in attesa del posticipo che vedrà la Casertana, 27 punti come il Palermo, in casa della Ternana. L’Avellino, che aveva subito fino al gol la superiorità agonistica e tattica degli ospiti, accorcia a un solo punto il distacco dal secondo posto, dopo la clamorosa sconfitta casalinga del Bari sconfitto nell’anticipo di mezzogiorno in casa dalla Viterbese.

Sembrava che il risultato del San Nicola potesse dare un supplemento di gas ai “lupi” che avevano nel mirino i biancorossi pugliesi di Auteri, ma è il Palermo a iniziare forte. Boscaglia propone soltanto due cambi all’undici schierato contro la Ternana: Broh per Odjer e Doda al posto di Crivello. Al 7° minuto è De Rose a aprire le danze con un destro dai venticinque metri, respinto da Forte, il portiere dell’Avellino. I rosanero, con la vivacità di Luperini e Broh che spesso provano a inserirsi in area, e soprattutto del solito Valente a sinistra, con un pressing efficace, nei primi quindici minuti si installa stabilmente nella metà campo dei padroni di casa che rispondono con un agonismo eccessivo, ritrovandosi con due cartellini gialli, sventolati a Carriero e Illanes.

IL PALERMO COMINCIA BENE

L’argentino è il più pericoloso, ma per i suoi, per qualche svarione e i palloni persi in zona pericolo. Come al 19° quando perde un pallone che per poco non manda Luperini a tu per tu con Forte, pronto a uscire fuori d’area per allontanare. Il Palermo prova soluzioni in velocità e al 20° Kanoutè prova il diagonale, parato a terra dall’estremo difensore degli irpini. La prima occasione per i biancoverdi è una punizione di Tito dal limite dell’area che Pelagotti respinge in corner tuffandosi sulla sua sinistra.

Altro brivido per il Palermo al 25° con una punizione dello stesso Tito dalla trequarti che attraversa tutta l’area senza trovare nessuno per la deviazione verso la porta. Al 27° grande progressione di Valente che si apre un corridoio sulla sinistra seminando ogni avversario, entra in area e prova il tiro, deviato in corner. Il tiro dalla bandierina è lungo, e sul controcross, Saraniti stacca di testa, ma il suo pallone è alto. Il primo vero pericolo per Pelagotti arriva al 35°: pallone rubato a Doda e servito a Carriero che lascia partire un rasoterra diretto all’angolo basso a sinistra del portiere rosanero che devia in calcio d’angolo.

IL GOL DEL K.O.

L’inizio della ripresa è da shock per il Palermo e i suoi tifosi: al 49° arriva il gol che non ti aspetti, confezionato in coppia da Silvestri e da Pelagotti, per l’incredibile vantaggio dei padroni di casa; il difensore irpino sparacchia verso la porta dalla linea di centrocampo; il pallone arriva in area di rigore dove Pelagotti la fa rimbalzare sul sintetico del Partenio inzuppato d’acqua, ma il pallone lo scavalca e va in rete per il più ridicolo dei gol. L’ennesimo di un palermitano contro il Palermo; anche all’andata le marcature furono aperte da un giocatore del capoluogo siciliano, D’Angelo.

I rosanero subiscono il contraccolpo della rete subita immeritatamente. Boscaglia prova a correre ai ripari, inserendo Rauti al posto di Broh. Al 65° De Rose calcia dai venticinque metri un tiro centrale respinto da Forte. Al 69° tocca anche a Silipo per Kanoutè e soprattutto a Almici per Doda. L’Avellino va vicinissimo al raddoppio all’81° con Bernadotto che con riesce a deviare in scivolata un cross dalla destra dopo un batti e ribatti in area del Palermo.

PALERMO STERILE NEI MINUTI FINALI

Un minuto dopo arriva il giallo per De Rose per un fallo a centrocampo. Boscaglia continua a rimescolare le carte del suo Palermo mandando in campo Floriano per l’impalpabile Saraniti e Crivello per Accardi. Col Palermo che prova senza particolari risultati a trovare il pareggio, l’Avellino cerca di sfruttare i contropiede. Floriano e Crivello mandano un paio di cross nell’area dell’Avellino, ma non c’è nessuno dei rosanero per sfruttarli. I rosa ci provano fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero decisi dall’arbitro, ma di veri pericoli non ne creano più. Non vorremmo essere, oggi, nei panni di Pelagotti.

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