Ci sono leggi non scritte che nel calcio valgono come sentenze della Cassazione. Non difetta in questo senso Palermo-Ternana di quest’oggi dove un buon Palermo ne ha subìto due che lo hanno condannato al pari: “gol sbagliato, gol subito” e “il gol dell’ex”. È stato comunque un Palermo che non si è lasciato intimorire da una Ternana schiacciasassi. Resta solo da capire se questo punto serve per consolidarsi in zona playoff o per tenere distante la zona playout.
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È finalmente un Palermo ad alta tensione quello visto nel primo tempo. I rosa giocano raccolti, difendono con ordine e provano a ripartire. La Ternana non riesce a trovare spazi e sono di Lucca e compagni le migliori occasioni: ci provano Valente su punizione al 10°, Lucca a tu per tu col portiere al 13° e Crivello al 21°. Per gli umbri, invece, c’è solo Vantaggiato: prima con un colpo di testa fuori e poi con una punizione che Pelagotti respinge in stile Garella. Nel mezzo ci sarebbero un rigore e mezzo non fischiati al Palermo: uno (solare) per fallo ai danni di Valente al 18 ed un altro ai danni di Luperini (meno netto del primo, ma a voler essere pignoli…) al 31. Grande intensità, fischio dell’arbitro: riposo. Per tutti.
Dopo appena 50 secondi dal fischio iniziale della seconda frazione Accardi pennella in mezzo: colpo di testa di Lucca, vantaggio Palermo. La Ternana non ci sta e mette dentro l’artiglieria pesante cercando di schiacciare i rosa nella propria metà campo. I rosa resistono e, anzi, potrebbero sigillare il match: peccato che Broh – di testa da due passi – non riesca a regalarsi la prima gioia dell’anno. Immediatamente dopo frittata della difesa rosanero e gol pareggio di Falletti. Il Palermo è stanco e la Ternana, a tempo scaduto, potrebbe anche segnare il gol-beffa: traversa di Falletti su punizione e parata miracolosa di Pelagotti sulla ribattuta di Boben. Fischio finale, è pareggio al Barbera tra Palermo e Ternana. Va bene così.
Pelagotti 6,5. Sfodera la divisa della RAP e torna a fare il suo dovere: risponde presente quando sollecitato.
Accardi 7. Va avanti una sola volta e pennella un cross bello come un affresco di Michelangelo. Molto buona anche la fase difensiva. Quando si fa male c’è stato un coro di male parole dagli Appennini alle Ande.
Dal 66° Doda 6. Entra e si intesta la fascia con clava e fioretto.
Crivello 5,5. Macchia una prestazione decente con uno scivolone che stende il tappeto rosso per il pari della Ternana.
Palazzi 6. Quando gli umbri pressano si vede che non ha il passo del centrale. Tutto sommato tiene botta.
Somma 6. La Ternana di oggi lo ha spaventato poco. Anche lui a noi, fortunatamente.
Odjer 6. È ancora un po’ acciaccato ma corre e tampona, tampona e corre, corre e tampona fino a quando non si accende il rosso fisso.
Dal 66° Broh 5. Ha il match-point per chiudere la partita e diventare l’eroe che non ti aspetti. Infatti non lo diventa. Peccato perché il buonBroh gioca mezz’ora in maniera più presente rispetto al solito.
Luperini 6. In ripresa: è il primo ad aggredire le “fere”. Prestazione che dà speranze.
De Rose 6. Una Halls Mentholyptus: semplice semplice, dà respiro a tutta la manovra rosanero.
Kanoute 5. È il leone sordo della famosa storiella. Vero che aiuta dietro, ma non fa mai una giocata utile davanti. Considerato che è uomo del tridente, è poco, troppo poco.
Dal 46° Silipo 5,5. Partecipa all’azione del gol, ma fa poco per tutto il secondo tempo.
Valente 6. Esce stremato dopo aver corso 13.654 chilometri. Meriterebbe un penalty.
Dal 79° Floriano s.v.
Lucca 7. Un gol da attaccante vero e tante sportellate per tutto il match.
Dal 80° Saraniti s.v.
Boscaglia 6. Nonostante schieri praticamente la stessa squadra che ha giocato a Potenza, stavolta i suoi ragazzi hanno un’intensità ed un’aggressività come poche altre volte in questa stagione: problema di mentalità? Problema a calarsi in questa categoria? Le motivazioni fornite dall’avversario? Speriamo di risolvere entro qualche decina di partite anche questo enigma.
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