Sarà che – come dice il presidente – il Palermo ha solo giocatori di categoria superiore, ma anche la prima gara del girone di ritorno ha regalato delusione in casa rosanero. Sarà che – come dice il presidente – questa squadra ha un potenziale ancora inespresso, ma ci dicano esattamente quand’è che avremo il piacere di poterlo ammirare: aprile, luglio, gennaio 2022, febbraio 2025, aprile 2074? La notizia di oggi, infatti, non è tanto che il Palermo non riesca a vincere neanche contro un Teramo che non fa bottino pieno dai tempi della rivoluzione francese. La notizia è che questa squadra pare non avere le risorse per andare al di là di un nono posto ad oggi in linea con quanto mostrato sul campo. Sperando di riuscire a mantenerlo.
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Al Palermo non avevano spiegato che la partita iniziava alle 12.30. I rosanero palleggiavano come fosse pre-partita e il Teramo creava le prime occasioni. Show degli orrori rosanero al 20°: Luperini perde palla, Somma prova un improbabile anticipo a metà campo, Palazzi decide di fare da solo il fuorigioco e Accardi tiene tutti in gioco. Birligea si stropiccia gli occhi, capisce che non è un sogno e si invola battendo Pelagotti. Il Palermo sembra non riprendersi dalla botta, ma al 30° Lucca raddrizza la gara con un colpo di testa su cross di Kanoute. I rosa potrebbero anche passare in vantaggio: prima Luperini sbaglia un rigore in movimento, poi Valente e per due volte Rauti provano, infatti, a far male al Teramo. Esaurita questa fantastica verve durata addirittura dieci/undici minuti il Palermo torna al suo meraviglioso giro palla. Ma è giro palla (vorticoso) soprattutto per chi vede la partita.
Evidentemente strigliati a dovere – sia dal presidente in settimana, sia dal mister a fine primo tempo – il Palermo rientra in campo per i secondi quarantacinque minuti. Ma non se ne accorge praticamente nessuno fino a quasi il 70°. Un buon tentativo in girata di Lucca, un paio di conclusioni di Valente, i soliti cinque cambi fatti più per disperazione che per necessità ed una palese sensazione di inconcludenza deprimente. L’unica nota positiva è stata non aver preso gol all’ultimo minuto, ma è successo solo perchè il Teramo non ci ha creduto fino in fondo.
Pelagotti 6. Risponde presente quando può, ma perde il suo solito duello vis-a-vis con l’avversario di turno.
Accardi 5,5. Ogni tanto si propone, ma sembra stia patendo atleticamente. Macchia la gara tenendo il Teramo in gioco sul gol dello svantaggio.
Crivello 5. Mai un’iniziativa, mai un cross, mai assistenza al compagno di fascia. C’è crisi a sinistra…
Dal 74º Corrado s.v.
Palazzi 5. In difesa è a suo agio come un capretto nel periodo pasquale.
Dal 74º Peretti s.v.
Somma 5. Colpevole di una gita fuori porta in occasione del gol del Teramo. Ennesima prova non convincente.
Luperini 5. Fallisce un rigore in movimento con un liscio mai visto neanche a briscola e non riesce a fare muro a centrocampo.
Dal 74º Santana s.v.
Broh 4. Cintura nera di nascondino, il buonBroh gioca (si fa per dire) una partita coerente con tutto il resto della stagione.
Kanoute 6. Più clava che fioretto, è suo il cross che porta al pari rosanero.
Dal 82º Silipo s.v.
Valente 6,5. Si divora un gol nella prima frazione, ma è l’unico che corre senza sosta dal primo al novantesimo. Chissà cosa succederebbe se giocasse nel suo ruolo…
Rauti 5. Un paio di spunti nei dieci minuti di forcing rosanero. Il vuoto tutto intorno.
Dal 61º De Rose 6. Sostituiamo il cocktail di benvenuto con la sufficienza di benvenuto.
Lucca 6,5. Fa a sportellate contro tutta la difesa del Teramo e segna nell’unica occasione utile. Non gli arriva mai una palla giocabile ed ormai le punizioni sono tutte sue. Vorrebbe battere pure quelle del Teramo, ma glielo impediscono.
Boscaglia 4. Se una squadra alla prima di ritorno non ha ancora un’identità, di qualcuno le colpe devono pur essere. Schiera un Palermo confuso, nell’undici iniziale e nelle sostituzioni. Giocatori impiegati fuori ruolo, altri totalmente ignorati ed equivoci tattici a tignitè. Un voto da condividere amorevolmente con chi questa rosa gliel’ha messa a disposizione così com’è. Un voto da condividere mano nella mano con chi questa rosa non ha voluto migliorarla sensibilmente nel mercato di gennaio.
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