Palermo, soliti pregi e soliti difetti per una vittoria all’ultimo respiro

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È la “meglio gioventù” a confezionare la vittoria di oggi del Palermo sulla Cavese. Palazzi su punizione confeziona un assist per la testa di Rauti che concretizza la supremazia territoriale espressa dai rosa per tutta la partita. Detta così sembra quasi che sia stata la classica gara in cui col minimo sforzo conquisti la posta in palio. Invece quanto descritto è avvenuto nei minuti di recupero dopo una gara che ha espresso tutte le qualità e tutti i difetti visti nel girone d’andata con i due protagonisti che avevano iniziato dalla panchina.

La squadra di Boscaglia è certamente brava nel possesso palla e si complica la vita quando la sfera è invece nei piedi degli avversari. Costruisce molto, soprattutto sulle fasce ma concretizza poco. Riesce persino a sbagliare i calci di rigore e nell’episodio di oggi forse per la presunzione del giovane Lucca che non prende la rincorsa e manda a lato la ghiotta occasione. Insomma la sensazione che si percepisce è quella di una formazione i cui protagonisti non lesinano impegno ma che forse hanno paura di sbagliare non provando mai il tiro da fuori o azzardando un lancio smarcante.

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L’avversario di oggi era fin troppo modesto occupando stabilmente l’ultimo posto in classifica ed avendo conquistato un solo punto in casa. Di contro il Palermo, che Boscaglia schiera con la diciassettesima formazione in altrettante partite è ancora alla ricerca di una identità e di un assetto stabile. I tre punti, quasi doverosi da conquistare, lasciano intatte le speranze del Palermo di scalare qualche posizione in classifica ma il modo con cui sono arrivati deve fare riflettere tecnico e società. Se si soffre contro la Cavese è evidente che c’è ancora molto da lavorare sull’assetto tattico e sui suoi interpreti.

IL MERCATO RISERVERÀ QUALCHE SORPRESA?

Probabilmente, anzi quasi sicuramente, a questa squadra mancano due o tre pedine nei ruoli chiave di centrocampo e attacco. Siamo ancora in tempo per rimediare in sede di mercato se si vuole provare a tentare almeno attraverso i playoff di raggiungere il traguardo che i tifosi aspettano. Batterà un colpo la società pur con le difficoltà economiche che questo anno orribilis ha prodotto o ancora una volta farà l’errore di sottovalutare avversari che verosimilmente nel mese di gennaio non staranno a guardare le occasioni che si presenteranno nella campagna trasferimenti?

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