Nella tarda giornata di ieri l’italoamericano Tony Di Piazza ha comunicato nel Cda la decisione di abbandonare il suo posto in società e quindi di cedere il 40% delle quote di cui è detentore. I motivi di questa scelta, spiegati in maniera ampia nel discorso letto davanti ai soci in assemblea, possono essere riassunti nella divergenza di idee con il presidente Dario Mirri.
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“New York, 28 dicembre 2020
All’attenzione dell’Assemblea del Palermo Football Club S.p.a.
Oggetto: Informativa sul recesso esercitato da Italplaza Sports LLC dalla società Hera Hora s.r.l. ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 dello Statuto
Egregi Signori,
nella mia qualità di socio unico e di amministratore unico di Italplaza Sports LLC (“Italplaza”), società che detiene il 40% delle quote di Hera Hora s.r.l. (“Hera Hora” o la “Società”), ritengo doveroso informarVi del fatto che in data 11 dicembre scorso Italplaza ha formalizzato il proprio recesso dalla Società, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 ss. dello Statuto di Hera Hora.
Le ragioni di tale sofferta decisione sono in sintesi le seguenti.
Come molti sanno, ho deciso di entrare a far parte della Società non già per ragioni di lucro, ma per ragioni di “cuore”, mosso dalla volontà di restituire qualcosa alla mia Terra e di offrire delle possibilità alla squadra di calcio che da moltissimi anni seguo con grande passione. Ho creduto molto in questa impresa, che certo non era la più semplice da realizzare – anche per ragioni geografiche – né la più conveniente sotto un profilo imprenditoriale, ma faccio parte di quella categoria di persone che ancora crede nei valori fondamentali e nell’importanza di non ricondurre qualsiasi decisione alla logica del business. Ho creduto, in particolare, nelle persone con le quali avevo pensato di poter percorrere un lungo cammino verso il successo di una squadra che ritenevo (e aimè ritengo tuttora) meritasse molto più di ciò che ha ottenuto e ho pensato che tale collaborazione potesse andare oltre il gioco dei ruoli tra “minoranza” e “maggioranza.
Ben presto mi sono tuttavia reso conto che le mie aspettative erano state mal riposte. Non solo sono stato escluso dalla vita della Società (alcune notizie importantissime le ho dovute addirittura apprendere dai giornali!), ma cosa ben più grave le intese raggiunte a suo tempo e sulle quali avevo fondato la mia decisione di entrare a far parte della Società non hanno trovato attuazione secondo quanto mi aspettavo. Ciò con mio grande rammarico, come uomo, come imprenditore e come tifoso del Palermo.
I punti di divergenza che mi hanno condotto a questa scelta sono, come detto, molteplici. In particolare:
Insomma, i punti di discussione non sono certo mancati in questi ultimi tempi e la lista di questi punti potrebbe anche essere più lunga, ma come mi è stato più volte ricordato negli ultimi tempi, la partecipazione in Hera Hora a me di riconducibile è di minoranza, il che non mi consente di fare più di quello che ho cercato di fare fin qui. Mi sono quindi visto costretto a fare un passo indietro e a recedere dalla Società.
Auguro ad ogni modo il meglio alla mia squadra, che continuerà a rimanere nel mio cuore, un cuore dai colori rosanero.
Cordiali saluti, Tony Di Piazza“.
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