Edicola rosanero

Castagnini: “Abbiamo un progetto biennale, il primo passo sarà la conquista della serie B”

Renzo Castagnini, attuale direttore sportivo del Palermo, è stato intervistato dal quotidiano La Sicilia per parlare del derby di lunedì prossimo. Il dirigente rosanero è uno degli ex della sfida, visto che indossò la maglia rossazzurra per varie stagioni intorno agli anni ’80.

“Il derby per me sarà una partita particolare? Sì, certamente, ho sposato una catanese e abbiamo pure casa a Catania anche se abitiamo, anzi ci abitano più lei e nostra figlia Ramona che oggi fa l’avvocato a Reggello in provincia di Firenze dove sono nato io – spiega Castagnini -. Dico ci abitano più loro perché io sono sempre in giro con il mio lavoro e ora eccomi qui a Palermo.

Il racconto dell’esperienza di Castagnini da calciatore etneo: Arrivai a Catania e subito una promozione dalla C in B, non la dimenticherò mai. In maglia rossazzurra giocai tre campionati dal 1979 al 1982 con oltre ottanta presenze. La professione però – sottolinea il dirigente – m’impone d’interessarmi solo del Palermo. Figurati se non ricordo Roberto Sorrentino, Piga, Borghi, Morra, Barlassina, Frigerio. Giovannone Bertini che purtroppo non è più tra noi e potrei continuare ancora, ma l’elenco è lungo, molto lungo. Io tra i pupilli del presidente Massimino? È vero, ci sentimmo spesso dopo che lasciai il Catania. Era un tifosissimo prima che presidente, una persona buona. Gli volevo bene”.

In occasione della partita di domani, però, il ds rosanero pensa esclusivamente alla sua squadra: “Ne ho giocati tanti, almeno quattro con due vittorie, una sconfitta, credo un pareggio ovviamente tutti in maglia rossazzurra. Ma lo sport non ammette sentimentalismo. Noi veniamo da un brutto e sfortunato periodo e lentamente stiamo tornando alla normalità dopo i tanti giocatori risultati positivi al Covid. Dobbiamo vincere, non c’è dubbio. Siamo una squadra competitiva con un progetto biennale e alle spalle c’è una società solida. Il primo passo importante dovrà essere la conquista della Serie B e abbiamo un buon potenziale tecnico. Il campo ci dirà chi merita di più”.

Il suo pensiero sui tifosi: I nostri sostenitori sono straordinari e ci hanno dato prova del loro attaccamento alla squadra aiutandoci anche nei momenti difficili, sfortunati. Stavolta non ci saranno fisicamente – conclude -, ma i ragazzi giocheranno per loro. Di sicuro vedere le tribune del Barbera vuote farà venire la malinconia, ma che possiamo fare?”.


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