È un Palermo alla ricerca spasmodica di gol e punti quello che arriva al Ventura di Bisceglie. Quel novello Pinocchio di Boscaglia dopo aver giurato e spergiurato che avrebbe giocato a tre in difesa, rende onore al telone del Pasqualino fa marameo a tutti e sfoggia una difesa a 4 nuova nuova di zecca con il neo-acquisto Almici subito in campo. Lo speaker che annuncia l’obbligo di mascherina e distanziamento sociale è il segno dei tempi. Bellissima la vista mare. Si parte!
Il Palermo inizia bene, con il quarto d’ora migliore fino ad ora giocato. “Arturodinapoli” Rauti si divora immediatamente un gol dopo 50 secondi, Luperini fa copia/incolla al 10° e Kanoute ci prova al volo al 13°. Considerando che il Palermo tre tiri in un quarto d’ora non li aveva fatti neanche a Petralia, tutto lascia ben sperare. Infatti due minuti dopo arriva il gol del Bisceglie a ricordare che ci in questo campionato ci sarà tanto da soffrire. E nel dubbio che qualcuno non l’avesse ancora capito, quindici minuti dopo arriva anche il raddoppio dei pugliesi grazie anche ad Odjer che decide di tenere tutti in gioco. Non succede altro fino al fischio dell’arbitro, ma quanto visto è già troppo per tanti fegati rosanero.
Il secondo tempo è anche peggio del primo. Al Bisceglie di attaccare gliene frega quanto ad un calvo di avere una spazzola a setole medie ed il Palermo è totalmente incapace di imbastire un’azione degna di nota. Santana al 72° si divora un gol grande quanto Montepellegrino e Luperini a pochi minuti dalla fine sigla lo storico primo gol in campionato dei rosa. Soddisfazione effimera. Una brutta notizia ed una bella notizia. Quella brutta è che il Palermo ha perso ancora e che un punto in cinque partite è un ruolino di marcia che da adesso in poi non permetterà più passi falsi. La bella notizia è che il mare dietro lo stadio era davvero interessante: un’idea per le prossime vacanze.
Pelagotti 6. Un missile terra aria ed un’incursione solitaria vanificano il suo completino verde speranza. Non vede giocatori del Bisceglie per tutto il match e si starà ancora chiedendo come si faccia a perdere senza subire azioni offensive.
Almici 6,5. Manca di condizione e cala vistosamente, ma si vede che ha piedi e testa di altra categoria. Il migliore.
Corrado 5. Timido, troppo timido. Ancora molto lontano dal dominare la Corrida.
Dal 73º Floriano s.v.
Lancini 6. Poco impegnato durante il match. La notizia è che non prende ammonizione. Premio Valium.
Crivello 6. Torna in mezzo e ci mette il cuore. Purtroppo non basta.
Odjer 5. Un barboncino che vorrebbe essere un pitbull. Colpevole nel secondo gol pugliese di aver tenuto tutti in gioco. Passo indietro enorme.
Dal 68º Broh s.v.
Luperini 5. Il gol segnato non colma la totale assenza a metà campo per 90 minuti. La maglia 27 eravamo abituati a vederla su altre spalle…
Kanoute 4,5. In quarantacinque minuti i soliti doppio passo, un tiro e stop. Fuori forma e fuori schema, Boscaglia lo fa fuori subito.
Dal 46º Santana 5. Un capitano nervoso che vede gli avversari correre al doppio della sua velocità e che si divora un’occasione gigantesca.
Valente 5,5. Senza infamia e senza lode sia a sinistra sia a destra.
Dal 76º Silipo s.v.
Rauti 4. Ha un’occasionissima dopo sessanta secondi e poi sparisce come una nuvoletta leggera ed impalpabile nel cielo azzurro di Bisceglie
Lucca 4. Praticamente un difensore aggiunto del Bisceglie. Ingiusto responsabilizzarlo oltre misura.
Dal 46º Saraniti 5,5. Prova a fare a sportellate contro un Bisceglie arroccatissimo ma di palloni giocabili non ne arrivano mai.
Boscaglia 5. Cambia la metà degli offensivi dopo un tempo e finisce col mettere dentro contemporaneamente Saraniti, Santana, Floriano, Silipo, Rauti, Matusiak, Buoncammino, Puccinelli e Pircher. Enorme rammarico per non aver potuto portare Tanino Troja. Le amichevoli non disputate, la condizione fisica e il COVID sono bonus già giocati. Urge cambiare registro immediatamente per non veder sparire subito un sogno chiamato play-off. Ah no, il sogno era la promozione.
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