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Fra Boscaglia e… il Monaco: Martin sogna un “anno bellissimo”

La stoffa del leader. E la classe del potenziale capitano. Malaury Martin è un punto fermo per il Palermo di Roberto Boscaglia, così come lo era stato anche per la prima “creatura” rosanero che lo scorso anno, con Pergolizzi, aveva conquistato il traguardo della promozione. Il francese si è più volte detto innamorato della città, del clima e del progetto Mirri, di cui oggi rappresenta ancora un punto fermo.

Martin all’arrivo a Petralia Sottana

“La mia storia – ha raccontato al Corriere dello sport – è come quella del Palermo. Amo un proverbio giapponese, cadi sette volte e ti rialzi otto. Tante volte sono scivolato e sono tornato in piedi. Voglio continuare la mia scalata. Il progetto della A è affascinante e mi stimola. Ricomincio a 32 anni, dopo sei mesi senza toccare palla. Non ho paura di riprendere i ritmi, ogni giorno mi sento sempre meglio. Ci aspetta una stagione bellissima”.

BOSCAGLIA E L'”ARIA FRANCESE”

La carica di Martin è tanta, e il “cuore pulsante” del centrocampo del Palermo si lascia andare a una similitudine anche con l’avventura francese. Il riferimento è alle idee e agli schemi di gioco di Roberto Boscaglia. “Pergolizzi ha mostrato forte personalità e stava sempre a contatto con i giocatori. Qualità che mi piace. Guidolin, allenatore completo, è stato il primo ad inquadrarmi tatticamente. Boscaglia – dice Martin – devo conoscerlo meglio però, con lui, respiro l’aria del Monaco perché mette in atto stesso modulo e idee tattiche di quella squadra. Sarà un campionato da scoprire, ma vogliamo viverlo da protagonisti”.

SANTANA E MARTINELLI

In questo primo scorcio di ritiro in tanti sono rimasti sorpresi, ma non troppo, dalla solita gran voglia di far bene di Mario Alberto Santana. Martin sottolinea che l’argentino “è più carico che mai. Dovevamo aspettarcelo, è un leone, non molla. Per noi è il leader anche se non gioca. La fascia? Non è il mio obiettivo”. Poi, anche un augurio per Martinelli : “La sua storia ci ha commosso, è stato un fulmine a ciel sereno. Proviamo a stargli vicino nel momento più delicato della sua carriera e soprattutto speriamo che possa tornare tra noi”.

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