PALERMO, ITALY - SEPTEMBER 24: Haitam Aleesami of Palermo in action during the Serie A match between US Citta di Palermo and Juventus FC at Stadio Renzo Barbera on September 24, 2016 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)
Altro che “Hall of Fame”… Nella tre giorni di UEFA Nations League appena conclusa, le nazionali europee hanno messo in mostra tantissimi ex rosanero. Ce n’è per quasi tutti i ruoli e per tutti i gusti: dal portiere all’attaccante, dal grande rimpianto all’enorme bidone, passando da qualche meteora.
Italia e Kosovo hanno portato in panchina due ex del Palermo, oggi entrambi sotto contratto con il Torino: Sirigu e Ujkani. Due storie diverse vissute in due epoche zampariniane diverse. Sicuramente due talenti differenti che generano nella mente dei tifosi rosanero ricordi diametralmente opposti. Giudicate voi se dolci o da brividi.
Soffia il vento dell’est in difesa con Sunjic, Celustka e Glik: appena una decina le presenza in rosanero complessivamente. Per il primo, però, è arrivata la soddisfazione di aver sfornato l’assist per il momentaneo vantaggio della Bosnia sull’Italia nell’esordio di questa UEFA Nations League. C’è il biondo danese Kjaer che da giovanissimo aveva entusiasmato il Barbera. Ma non finisce qui. In Norvegia la fascia sinistra in difesa continua ad aver un solo ed unico padrone indiscusso: Haitam Aleesami, il nostro “vorrei ma non crosso”.
Centrocampo un po’ sguarnito, ma linea di trequarti campo affollata come la spiaggia libera di Mondello nel mese di agosto. Ci sono l’israeliano Zahavi (che in nazionale segna sempre e che nel 2019 ha fatto più gol di CR7) e la meteorissima Sallai (che lasciata l’Italia, però, ha giocato la Champions League con l’APOEL di Cipro ed adesso è in pianta stabile in Bundesliga ed in nazionale). C’è il fantasma di Macedonia, Alex Trajkovski, e Robin Quaison con la Svezia. Proprio lo svedese forse è stato uno dei calciatori più talentuosi passati nelle ultime disgraziate annate targate MZ.
Lì davanti, invece, due coppie offensive ci ricordano due Palermo che hanno disputato la serie B in momenti molto diversi tra loro. Italia e Nord Irlanda hanno, infatti, schierato Belotti e Lafferty: i due sono stati protagonisti in un Palermo dominatore della serie cadetta e promosso in A. Nestorovski e Puscas, invece, hanno fatto parte di un Palermo che, dopo aver dilapidato il vantaggio che lo aveva portato ad essere campione d’inverno, avrebbe dovuto disputare i play-off.
Interessante l’esperimento della UEFA Nations League, con promozioni e retrocessioni delle squadre nazionali. Diciamo da perfezionare, però. Sì, perché fin quando non verranno convocati Balogh, Stefan Silva e Gunnarsson sarà per forza un torneo privo delle vere stelle necessaria a garantire spettacolo e giocate.
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