Mercato? Niente masculiàta, solo botti controllati

Da qualche giorno è iniziato il calciomercato e con esso si fa fitta la ridda di nomi accostati alla maglia rosanero. Dalla società di Mirri e Di Piazza la tifoseria si aspetta “i botti”, manco fossero gli organizzatori postumi del Festino di Santa Rosalia. Si attende il colpo, anzi il colpaccio: il bomber da 15, 20, 40, 100 gol. Il calciatore che da solo sblocca la partita, fa vincere il girone d’andata, trova il vaccino contro il Covid e risolve il problema della fame nel mondo.

UN MERCATO DIFFICILE

Castagnini e Sagramola, però, dall’alto di un’esperienza da fare invidia a tre quarti della serie cadetta, sanno che devo procedere con i piedi di piombo. È evidente che alle altre squadre, ai giocatori ed ai relativi procuratori interpellati quando sentono “Palermo” cci lucinu l’occhi e cci attisanu aricchi proponendo condizioni difficilmente accettabili da Castagnini e Sagramola. I rosanero hanno un budget di tutto rispetto per la categoria ma spendere ad minchiam (citando il compianto Franco Scoglio) è assolutamente vietato. Ricordiamoci che si tratta di una categoria nella quale per una manciata di punti si può finire indifferentemente ai play-off o ai play-out.

MASCULIATA? NO, SOLO “BOTTI” CONTROLLATI

C’è poi la famosa questione della lista bloccata a ventidue calciatori. Un altro elemento che obbliga la dirigenza del Palermo a muoversi con attenzione alla ricerca non solo di buoni calciatori ma anche di uomini di spessore che sposino un progetto ambizioso. Tanti i tasselli ancora da aggiungere, ma anche un’ossatura già presente di tutto rispetto. Perché non va dimenticato che il Palermo ha già in casa elementi di valore assoluto (Pelagotti, Lancini, Crivello, Accardi, Martin, Floriano) ed in panchina un valore aggiunto come mister Boscaglia. “Keep calm”, come dicono tanti meme sui social. Anche la piazza palermitana deve stare tranquilla: niente masculiàta ma botti controllati.