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Obiettivo serie B: la Casertana e la ricerca del salto di qualità

Prosegue la nostra rassegna alla scoperta delle prossime avversarie del Palermo calcio, durante il campionato di serie C che partirà il 26 settembre 2020. Oggi è il turno della Casertana. I campani nella scorsa stagione si sono classificati al 14esimo posto nel girone C della terza categoria professionistica italiana.

IL FALLIMENTO NEL 2005 E LA LENTA RISALITA IN SERIE C

La Casertana, durante l’annata 2004/2005, a causa di problemi interni alla società, fu radiata dal calcio professionistico, ripartendo dal campionato di Eccellenza con la denominazione di Rinascita Falchi Rossoblu. Dopo un sali-scendi di qualche anno, tra la categoria di Eccellenza e il campionato Nazionale Dilettanti, la nuova società, che nel frattempo aveva riacquisito la denominazione storica di Unione Sportiva Casertana, riuscì a ottenere il passaggio in Lega Pro Seconda Divisione nella stagione 2012/2013. Dopo due anni, durante il campionato 2014/2015, i casertani tornano in Lega Pro (che in quella stagione riunificava la Prima e Seconda Divisione), riassaporando la terza categoria italiana a distanza di 22 anni dall’ultima partecipazione. Da quel momento, i campani hanno quasi sempre partecipato ai play-off non riuscendo mai ad arrivare ai turni finali.

DUE STAGIONI DI SERIE B E LA “RIVOLTA DEL PALLONE”

Tre le stagioni da ricordare per i tifosi della Casertana. Innanzitutto, la stagione 1969/70: nell’anno dello storico scudetto del Cagliari di Gigi Riva, i campani assaporavano la prima promozione in serie B. I rossoblu vincevano il girone C della serie C, davanti al Brindisi, e si affacciavano al campionato cadetto. La stagione d’esordio in serie B non fu, però, delle migliori. I casertani si piazzarono al penultimo posto, con 27 punti, ripiombando in terza serie. Per rivedere la Casertana in serie cadetta occorrerà attendere i primi anni ’90: nella stagione 1990/1991, i campani vinsero il proprio girone di serie C, promossi insieme al Palermo. Anche in questo caso, la permanenza in serie B fu brevissima con le due neopromosse subito retrocesse.

Un altro episodio riguardante la Casertana ebbe eco giornalistico nazionale e internazionale. Durante la stagione 1968/1969, infatti, i casertani avevano già vinto il proprio girone di serie C. Ma una presunta combine segnalata dal presidente del Taranto portò alla penalizzazione di 6 punti, che causò la retrocessione in seconda posizione dei campani, scavalcati dagli stessi pugliesi. La sommossa che avvenne nella città campana qualche giorno dopo fu aizzata addirittura da una delibera della Giunta Municipale.

La Giunta municipale […] invita la cittadinanza a manifestare con tutti i mezzi consentiti lo sdegno e la protesta più viva avverso il grave e farsesco provvedimento di cui chiede l’annullamento“. (8 settembre 1969).

La rivolta, ricordata giornalisticamente come Rivolta del pallone, sfociò nei giorni successivi in rivolta sociale e politica, con assalti agli enti pubblici e con blocchi stradali e ferrioviari. Si concluse dopo due giorni con decine di arresti. La penalizzazione rimase e la Casertana dovette attendere la stagione successiva per festeggiare la promozione in serie B.

IL LEGAME CON IL PALERMO DURANTE L’ULTIMA PROMOZIONE

Gli ultimi incroci tra Palermo e Casertana risalgono ai primi anni ’90 del secolo scorso. Le due formazioni avevano assaporato, a braccetto, la gioia della promozione in serie B e la delusione immediata della retrocessione, tra la stagione 1990/1991 e la successiva. Durante il campionato 1992/1993, i rosanero riuscirono a riconquistare la serie cadetta, stavolta da vincitori del girone mentre i campani si apprestavano ad affrontare la radiazione dal calcio professionistico, che li costringerà a ripartire dai Dilettanti, in cui resteranno per più di un decennio. In quell’ultima stagione nella stessa categoria, i risultati dei due scontri furono a favore dei rosanero: 2-0 alla Favorita e 0-0 in Campania.

Nel prossimo campionato, dopo diversi anni di anonimato, si vedrà se la Casertana avrà la capacità di fare il salto di qualità e di migliorare gli ultimi risultati, che l’hanno quasi sempre vista uscire ai primi turni dei play-off.

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Fabrizio Passarello

Laureato in lingue, appassionato di calcio, musica, scrittura e giornalismo. È in possesso della licenza da osservatore calcistico conseguita presso l’associazione ROI Italia nell'ottobre 2016. Da sempre è attratto dagli aspetti storici del calcio.

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