Il calcio siciliano vive un momento delicato. Rosanerolive.it ha intervistato a tal proposito un grande esperto di calcio in salsa sicula, Antonello Laneri, un dirigente di lungo corso (esperto in promozioni) ex di squadre come Akragas e Siracusa, nei tempi in cui entrambe le compagini andavano per la maggiore.
“Non so cosa sia accaduto nello specifico a Trapani” – esordisce il direttore Laneri – “so solo che aver perso l’unica squadra rimasta in B è un peccato per tutto il calcio siciliano. Perdere per due punti una categoria è davvero deprimente. Ancora peggio la situazione della Sicula Leonzio, peggio perché stiamo parlando del paradosso della scomparsa di una società sana. Fortunatamente a Catania sono arrivate persone che hanno permesso ad una società storica siciliana di non scomparire – continua Laneri – “Ma in Sicilia siamo messi davvero male. Non rappresentiamo più nulla in Italia dal punto di vista calcistico.”
Approfittiamo del direttore Laneri per addentrarci anche sulle questioni che riguardano il Palermo. “La società rosanero starà facendo delle attente valutazioni” – afferma il dirigente siciliano – “in C ci sono delle limitazioni da considerare. La lista dei ventidue giocatori, per esempio ti impone un occhio di riguardo verso calciatori giovani e quindi ci vuole un tecnico che sappia valorizzarli”.
Stuzzicato sul nome giusto per la panchina rosanero il direttore ci confida che lui ha sempre puntato su allenatori giovani “con fame e voglia di arrivare”. “È chiaro” – prosegue Laneri – “che in una piazza come Palermo bisogna rischiare poco. Boscaglia ha tanta esperienza e tornare a lavorare in Sicilia per una piazza come quella di Palermo sarebbe uno stimolo ulteriore. Anche Diana, però, ha fatto molto bene e inoltre conosce già Palermo: diciamo che fra i due, qualunque il Palermo dovesse scegliere, sarebbe una scelta azzeccata.”
Serve una punta di peso al Palermo ed abbiamo fatto quattro nomi al direttore Laneri: Corazza, Polidori, Saraniti e Biscia. “Fra tutti dico Polidori: è un giocatore esperto, un attaccante completo che vede la porta. Non me ne vogliano gli altri, ma Polidori è un mio pallino.” Abbiamo parlato anche di Vitale – attaccante appena svincolatosi dalla Sicula Leonzio – e il direttore non ha dubbi: “Sarebbe un giovane molto interessante per il Palermo. È veloce, rapido: una punta esterna con ampi margini di miglioramento. “
Chiudiamo la nostra chiacchierata parlando della strategia dei provini e dei suoi programmi per il futuro. “Riguardo all’affare Ambro la mia posizione è questa: o dentro o fuori. La storia dei provini è incomprensibile: i giocatori si valutano seguendoli con attenzione e valutandone anche le doti come uomini. No, i provini non servono a niente! Il mio futuro” – chiosa Laneri – “sarà dove c’è un progetto indipendentemente dalla categoria. Serve un ambiente dove si possa costruire e programmare: prendere un incarico per poi mollarlo qualche settimana dopo non rientra nel mio modus operandi. In alternativa sto a casa!”.
Parole chiare e precise quelle di un dirigente come Antonello Laneri che ha fatto benissimo ovunque sia andato e che ha scritto pagine importanti per tutto il calcio siciliano.
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