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Un, due, tre… Floriano: il Palermo e il “film” dei momenti più belli

La sua più gloriosa giornata è stata, forse, quella che verrà maggiormente ricordata, per la stagione 2019/20. Contro il Nola, a marzo, Roberto Floriano mise a segno una splendida tripletta, che lo portò allo score di sei reti in campionato. Ma proprio quella volta, al Renzo Barbera, il torneo del Palermo terminò definitivamente. L’esplosione del coronavirus ha sconvolto un po’ tutto, la chiusura è giunta “a tavolino”.

LA FESTA A META’

L’attaccante del Palermo è tornato a parlarne, attraverso i canali social della società di viale del Fante, e sottolineato a tal proposito che “quel che mi dispiace è non aver potuto festeggiare con la gente a causa del Covid, è una delle cose che penserò in futuro sarà proprio quella. Vincere un campionato – ha detto – e non poterlo festeggiare con la gente di Palermo dopo tanti anni di sofferenze come il fallimento, potersi realizzare questa gioia tutti insieme è stato un peccato non poterlo fare. Lo meritavamo tutti come società fino ai tifosi”.

“IL SICILIANO, CUORE D’ORO”

All’ombra del Monte Pellegrino l’esperienza di Floriano proseguirà. E l’ex attaccante del Bari si dice entusiasta per la possibilità offerta. Soprattutto in una città che, in pochi mesi, gli è veramente entrata nel cuore. “Palermo è una città bellissima, fatta da persone veramente gentili e disponibili ed è un’esperienza – ha spiegato – che mi porterò dietro. Il siciliano ha questa cosa, secondo me proprio nell’indole, di essere di una incredibile disponibilità. Quando sono atterrato la prima volta, il tassista – racconta Floriano – ha sentito che io non parlavo proprio palermitano e mi ha chiesto cosa ci facessi a Palermo, gli ho risposto dicendo che stavo per firmare con i rosanero e che doveva portarmi allo stadio e l’accoglienza è stata assurda. Mi ha lasciato il numero di telefono e mi ha detto di qualsiasi cosa avessi bisogno di non preoccuparmi…”.

UN, DUE, TRE… EMOZIONI

Floriano ha parlato di tre importanti momenti nella propria stagione in rosanero. “Sicuramente bellissima la prima volta in casa contro il Roccella. Entrare dal tunnel e vedere subito la curva parecchio piena ti lascia un bel segnale e poi comunque è uno degli stadi più belli, con gli spalti sono molto vicini al campo. Il secondo momento – racconta – è stato quando ho segnato, è bellissimo segnare davanti alla propria gente, che grida il tuo nome. E poi, sicuramente, la tripletta è da ricordare, anche se poi ho fatto scoppiare una pandemia – conclude sorridendo – quindi anche quella me la porterò dietro…”.

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