Un nuovo “terremoto” a Catania. Un’indagine che riguarda, in maniera più o meno diretta, anche anche il Catania calcio. E’ di questa mattina l’inchiesta “Fake credits”, portata avanti dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, in collaborazione con i comandi provinciali di Roma, Milano, Latina e Viterbo.
Trenta le persone indagate per “associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di reati tributari”, 21 delle quali agli arresti domiciliari, 3 in carcere e 6 a cui è stato imposto il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno.
Tra le persone coinvolte, finisce in carcere il commercialista Antonio Paladino, presidente della Confimed Italia e consulente della Sigi, società interessata proprio all’acquisizione del Catania calcio. Arresti domiciliari, tra gli altri, per la commercialista Giuseppina Licciardello, presidente del collegio sindacale di Sigi, mentre Renato Balsamo, rappresentante della stessa società, è stato sottoposto al divieto di esercitare l’attività imprenditoriale.
Lo schema dell’associazione a delinquere, secondo l’accusa, avrebbe sviluppato la “costituzione di società farlocche in mano a prestanome elaborando modelli di evasione fiscale tramite compravendita di falsi crediti Iva e false attestazioni”.
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