Barzagli-Dybala, l’abbraccio della nostalgia e le sfumature di rosa

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Certamente, questa foto, con le maglie rosanero indosso ai due protagonisti, avrebbe avuto un altro effetto sui tifosi del Palermo. Ma anche loro, non saranno restati indifferenti davanti all’abbraccio tra Andrea Barzagli e Paulo Dybala. Vero, è l’abbraccio di commiato tra due calciatori della Juventus, ma anche, cosa per noi piĂ¹ importante, tra due grandi ex rosanero, poi conosciutisi e diventati amici sotto la Mole.

COME FRATELLI

Sono stretti in un abbraccio di gioia, che è diventato nello stesso momento un malinconico commiato, per l’annuncio dell’addio dell’ex campione del mondo alla Juventus e allo staff tecnico di Maurizio Sarri, un anno dopo l’abbandono del calcio giocato. Un saluto sincero, perchĂ© il legame tra i due era molto forte, come tra un fratello maggiore e quello minore. “Sono stati 4 anni al tuo fianco, dentro e fuori il campo. Il tuo modo di essere, quello che trasmetti: sono stato fortunato a trovare nella vita un compagno anzi un amico come te”, scrisse l’argentino il giorno del ritiro del difensore, quando Barza gli cedette uscendo dal campo durante un Juventus-Atalanta, la fascia da capitano.

DUE EPOCHE, UNO SCATTO

Ma della loro comune militanza nella Juve ci importa relativamente; sono due calciatori che hanno scritto pagine importanti della storia del Palermo e accomunati dal destino di tanti giocatori affermatisi ai massimi livelli del calcio italiano con la maglia rosanero, ma che per consacrarsi definitivamente hanno dovuto lasciare il Barbera. Due testimoni, anzi protagonisti, di un viaggio in un’altra dimensione, calcisticamente parlando, che riguarda il Palermo. Due epoche diverse, in un solo scatto.

Ăˆ un’immagine che ci riporta a due periodi differenti della storia recente rosanero, ma che tante soddisfazioni hanno regalato ai tifosi, che tanto hanno fatto esaltare il pubblico del Barbera.
Due epoche diverse, dicevamo, e due giocatori differenti, non soltanto per il ruolo in campo: uno evitava i gol degli avversari e di tanto in tanto ne faceva pure qualcuno, l’altro, i difensori li fa ammattire.

IL MAGICO DECENNIO

Barzagli era un muro, duro, massiccio, apparentemente non velocissimo, ma che era sempre lĂ  dove era necessario. Incarna l’alba e il mattino radioso del decennio magico del Palermo di Zamparini, quello della storica promozione in Serie A, dell’ancor piĂ¹ storica qualificazione alla Uefa, il periodo in cui sembrava che il Palermo potesse dare fastidio a qualsiasi delle grandi, anzi sedersi a pieno diritto, con la forza dei risultati e di un organico di tutto rispetto al loro stesso tavolo. Il difensore toscano indossĂ² la fascia da capitano dei rosanero e detiene il record di presenze nelle coppe europee tra i giocatori del Palermo. Poi andĂ² via, nel 2008, per la voglia di trovare una ribalta piĂ¹ luminosa.

Barzagli, schivo e concreto, per carattere, non è stato uno di quei giocatori che scalda il cuore dei tifosi, pur conquistandone il rispetto e la stima, accanto a quella dei compagni di squadra. Tutto il contrario del suo amico Paulo Dybala, che a Torino si è rifugiato sotto la sua ala protettiva. Lì, del resto, non era l’idolo che era diventato a Palermo, “u picciriddu amato da tutti i tifosi, a forza di giocate e gol. Gli anni di Dybala sotto il Montepellegrino sono quelli del tramonto dell’epopea Zampariniana, gli ultimi squarci di luce che precedettero il tramonto.

QUEL SAPORE ROSANERO

L’argentino fu uno degli artefici della promozione dei record della banda di Iachini, diventĂ² l’uomo di punta l’anno successivo in Serie A, quando le sue giocate insieme a Franco Vazquez sorpresero e colpirono tutti gli addetti ai lavori e attirarono le attenzioni di squadroni come Inter, Juventus e persino il Barcellona del grande Messi. Poi, anche la Joya lasciĂ² Palermo. Ma il legame non si è mai spezzato. Restano negli occhi di tutti le immagini dell’abbraccio con il Barbera, nel giorno del suo ritorno con la maglia della Juventus. Poi, per il club siciliano, vennero il tramonto e la notte piĂ¹ fonda. Ma i due erano ormai lontani e insieme, a creare e cementare un rapporto di amicizia testimoniato da quell’abbraccio, in maglia bianconera, sì, ma con un forte sapore rosanero.

Ecco la foto pubblicata da Dybala su Instagram:

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